Parsons Dance: un inno alla vita, poesia e forza

di Miki Olivieri
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Venerdì 6 marzo al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, approdano gli atletici ed energici ballerini della Parsons Dance, durante la nuova spettacolare tournée italiana. A fianco del leggendario e richiestissimo “Caught”, alcuni brani inediti per il pubblico italiano e coreografie originali tratti dal grande repertorio della storica compagnia americana.  Nel cast, composto da giovani talenti, anche l’italiana Elena D’Amario, ex stella di “Amici” e ora importante componente del cast.

Dagli anni ottanta David Parsons, vera e propria icona della post modern dance statunitense, intrattiene il pubblico di tutto il mondo con una danza piena di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso.

La recente esibizione (21 gennaio-1 febbraio 2015) al Joyce Theatre di New York ha raccolto nuovamente ampi consensi di pubblico e critica. La danza della Parsons Dance è stata esaltata dal New York Times che ha anche definito la superstrong Elena D’Amario “the company’s most distinctive, eye-catching dancer”.

Nel tour italiano 2015, Elena avrà l’onore di interpretare (alternativamente a Ian Spring) “Caught”, il popolare e incredibile brano che David Parsons creò per se stesso nel 1982. Un onore toccato solo ad altre due donne prima di lei.

La Parsons Dance – fondata nel 1985 da David Parsons e dal light designer Howell Binkley – è tra le poche Compagnie che, oltre ad essersi affermate sulla scena internazionale con successo sempre rinnovato, siano riuscite a lasciare un segno nell’immaginario teatrale collettivo e a creare coreografie divenute veri e propri “cult” della danza mondiale.

Sin dagli esordi, l’elevata preparazione atletica degli interpreti e la grande capacità del fondatore di dare anima alla tecnica sono state gli elementi distintivi della compagnia. Come ha scritto il New York Times, “I ballerini vengono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura”.

Le creazioni di Parsons portano il segno di una straordinaria teatralità e di un lavoro fisico che si trasforma in virtuosismo e leggerezza. Le performance della compagnia sono esaltate con fantasia e immaginazione dal light designer Howell Binkley, mentre tra le collaborazioni eccellenti figura Luca Missoni che ha firmato i costumi di molti pezzi.

È una danza solare, che diverte in quanto espressione di gioia, capace di trasmettere emozioni semplici e dirette, quindi estremamente accessibile al grande pubblico. I pezzi presentati saranno: “Introduction / Hymn / Swing Shift / Caught / Whirlaway”.

“Introduction” è un brano corale basato sulla partitura originale per violoncello del compositore Rubin Kodheli. Si compone di otto assoli intrecciati, senza soluzione di continuità, con l’ensemble e mette in evidenza sia la forza del gruppo che l’unicità caratteriale e stilistica di ogni performer. Il pezzo è stato commissionato dagli amici di vecchia data della compagnia, Rita and Irwin Blitt.   

“Hymn” è un duetto introspettivo reinterpretato dalla Parsons Dance per il tour della stagione 2014-2015 con un cast a rotazione di uomini e donne. Hymn è stato commissionato da Dancers Responding to Aids con il supporto speciale di Lisa Cudall e Peter Schamel per Fire Island Dance Festival del 2007.

“Swing Shift”, coreografia del 2002 disegnata sulle musiche di Kenji Bunch, è un omaggio al tango, reinterpretato dalla compagnia con l’abbinamento di danze popolari che ne richiamano le sonorità. In un crescendo che parte dal linguaggio della danza popolare, costruito su quattro coppie, si passa a due bellissimi assoli femminili per culminare in un finale accelerato che rientra nel “classico” repertorio della Parsons Dance.

“Caught”, sicuramente il pezzo più famoso dell’intero repertorio della compagnia, è stato creato da David Parsons per se stesso nel 1982. Grazie all’uso delle luci stroboscopiche, il ballerino è catturato al culmine di salti ed evoluzioni che lo fanno apparire continuamente sospeso in aria in un gioco di luci e di sorprendente atleticità. La musica è di Robert Fripp (1946), chitarrista e fondatore dello storico gruppo inglese di rock progressivo King Crimson. “Caught” è stata definita dalla critica “una delle più grandi coreografie degli ultimi tempi”.

“Whirlaway”, il nuovo lavoro di David Parsons porta la scena Jazz di New Orleans al centro del palcoscenico. In collaborazione con il leggendario Allen Toussaint, Whirlaway comprende R&B hits come “Yes We Can Can” e “Goin’ Down”. Il Nola Defender ha descritto la premiere di questo brano come un “mondo dove la realtà e la fantasia non sono più di disaccordo, ma insieme in una meravigliosa danza.”

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