Amore crudele e nostalgica illusione; “Il Lago dei Cigni ovvero Il Canto” in scena al Brancaccio

di Beatrice Micalizzi
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Il Teatro Brancaccio di Roma ospiterà dal 6 all’8 Marzo l’ultima felice creazione del coreografo Fabrizio Monteverde dal titolo Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto. Dopo il debutto ferrarese dello scorso novembre, il balletto ha riscontrato un grande successo, consacrando Monteverde come uno dei coreografi più apprezzati sulla scena contemporanea.

In questa occasione sarà il Balletto di Roma a portare in scena, proprio nella capitale, la nuova versione del balletto classico per eccellenza: Il Lago dei Cigni, con le musiche immortali di P.I. Tchaikovsky, si rinnova grazie all’originalità coreografica e registica proprie di Monteverde.

Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il lago dei cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Nel concepire il suo balletto, Fabrizio Monteverde si lascia ispirare dalla drammaturgia letteraria, recuperando Anton Cechov e il suo Il Canto del Cigno, scritto del 1887 in un unico atto, dove un attore, ormai alla fine della sua vita, si racconta, ripercorrendo gli anni passati e i mille ruoli da lui interpretati.

Il coreografo unisce così una favola danzata, d’amore crudele, alla nostalgica illusione di una memoria passata, portando in scena danzatori ormai privati della loro giovinezza, stremati dalla fatica e dalla nevrotica ricerca di un lieto fine negato. I ballerini di un’immaginaria compagnia in declino danzano un ultimo, disperato Lago, rivelando l’estrema sofferenza provocata dal ricordo del passato splendore. Danzano la speranza di sopravvivere a una vita che svanisce, in un Lago interminabile, ultima replica, preludio di un finale straziante.

Il personaggio di Odette/Odile simboleggia proprio quell’arte che sovrasta la vita; condannata ad una perenne metamorfosi, è cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda, metafora di un’arte che non conosce traguardo. In lei, dominano tradimento e prigionia, liberazione e tormento, amore e passione.

Collaborazione di successo, quella con la compagnia del Balletto di Roma, per cui il coreografo ha riallestito nel 2002 il proprio Giulietta e Romeo, che debuttò al Teatro Carlo Felice di Genova nel 1989, diventato in breve uno degli spettacoli di danza più visti degli ultimi anni. Il lago dei cigni, ovvero Il canto è la terza nuova produzione dell’anno del Balletto di Roma che con oltre 400.000 spettatori, più di mille spettacoli realizzati negli ultimi anni e da sempre sostenuta dal MiBACT, si conferma come una delle compagnie più attive sulla scena contemporanea della danza in Italia.

Personaggi e Interpreti

Odette: Roberta De Simone|Claudia Vecchi

Siegfried: Mirko De Campi|Placido Amante

Odile: Anna Manes|Azzurra Schena

Rothbart: Luca Pannacci|Michele Cascarano

LA COMPAGNIA: Placido Amante, Marcos Becerra, Michele Cascarano, Mirko De Campi, Roberta De Simone, Monika Lepisto, Anna Manes, Tayma Niane Baldò, Luca Pannacci, Raffaele Scicchitano, Azzurra Schena, Sophie Tonello, Claudia Vecchi, Stefano Zumpano

Dal 6 all’8 marzo 2015

TEATRO BRANCACCIO

Via Merulana, 244 – 00185 Roma

Tel 06 80687231/2 Fax 06 80687235  www.teatrobrancaccio.it

Venerdì 6 marzo ore 21.00,

Sabato 7 marzo ore 16.00 ed ore 21.00

Domenica 8 marzo ore 16.00

Prezzi da 37 a 28 €

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