Marco Bellone fa ritorno nella sua Palermo in veste di nuovo direttore del Corpo di Ballo del Teatro Massimo. La sua carriera inizia al Teatro alla Scala di Milano, dove completa gli studi accademici diplomandosi nel 2000; nel 2001, dopo una breve esperienza al Maggio Musicale Fiorentino, allora diretto da Frederic Olivieri, entra a far parte del corpo di ballo del Massimo, dove rimarrà fino al 2005. Nel frattempo, già dal 2003, inizia a danzare con il Balletto di Roma, partecipando alle tournée in Italia e all’estero, per un totale che supera le trenta rappresentazioni annue; rimane con la compagnia romana fino al 2011, anno in cui inizia per lui l’attività di maitre de ballet e assistente alle coreografie, sia a Roma che in Europa. Tra le più importanti collaborazioni, spiccano quelle con Desmond Richardson, Raffaele Paganini e André De La Roche. Infine, si segnala la sua specializzazione in danza contemporanea conseguita all’Aterballetto di Reggio Emilia per arricchire la sua formazione professionale.
Marco Bellone ritorna nella sua città forte di tutta l’esperienza maturata in lunghi anni di carriera, ponendosi alla guida di una vera istituzione nel panorama artistico italiano, fiore all’occhiello della città di Palermo. Dal 2016, il suo ruolo sarà affiancato da un coreografo residente diverso ogni anno.
“Sono felice di questa nuova avventura – dice Bellone – anche perché me la offre il Teatro della mia città, quello in cui ho lavorato per quattro anni molto importanti per la mia vita professionale e per la mia carriera. Penso di portare qui a Palermo coreografi affermati nel panorama nazionale e internazionale, ma anche di dare l’opportunità a danzatori del Corpo di ballo di trovare il loro spazio in qualità di coreografi all’interno di alcuni spettacoli, un modo per crescere tutti”.
La nomina, giunta il 10 marzo scorso, è stata accolta dalle più sincere congratulazioni del corpo di ballo e ufficializzata con la presentazione alla stampa tenuta dal sovrintendente Francesco Giambrone, in compagnia del direttore artistico Oscar Pizzo e del direttore operativo Giorgio Pace.
Giambrone ripone molta fiducia nel neo direttore, quale figura chiave nell’opera di rilancio del Massimo; il sovrintendente non nasconde che si tratta di un momento difficile per il Teatro, dovuto alle limitazioni imposte dalla necessaria politica di austerità per far fronte alla crisi. Crisi che ha portato molti enti lirici a chiudere le formazioni artistiche, riducendo a cinque il numero dei teatri che mantengono una formazione stabile. “La scelta più facile – dice – sarebbe stato chiuderlo e risparmiare, come molti altri hanno fatto, chiamando danzatori esterni secondo le necessità della stagione. Noi abbiamo deciso di mantenerlo, pur nella consapevolezza che dobbiamo fare il massimo all’interno dei rigorosi paletti dettati dal piano di risanamento. Il Corpo di ballo è costituito da 6 elementi stabili e da tersicorei con contratti a tempo determinato che da anni lavorano per il Teatro”. Il piano cui fa riferimento, si concluderà nel 2016 e, fino ad allora, non sarà possibile modificare la struttura interna del balletto stabile.
Secondo il direttore artistico, Oscar Pizzo, “con l’arrivo di Bellone si completa la squadra del Teatro, finalmente siamo a regime. Voglio ringraziare il sovrintendente per essersi assunto e avere rispettato quest’impegno, ma voglio ringraziare anche il Corpo di ballo che ha saputo attendere con fiducia”.
Anche il Sindaco di Palermo, nonché presidente della Fondazione Teatro Massimo, Leoluca Orlando, ha accolto Bellone con un sincero bentornato: “è un palermitano che torna a casa dopo avere arricchito la sua esperienza fuori; una parabola che ci dice quanto questa città sappia riconoscere e accogliere i propri figli di talento, e quanto in questa città ci siano anche occasioni per tornare e non soltanto per andare via”.