Ballate senza vergogna, in pista o in camera vostra.
Lestate è una danza, ed è sciocco non farne parte
Navigatori della danza avete riconosciuto questo Danzaperchè? Vi sembra di averlo letto in questi giorni?
Lho letto anchio e me ne sono innamorata subito: sono le parole del giovane insegnante Cesare Catà di Porto San Giorgio che come compiti per le vacanze ha regalato ai suoi studenti un magnifico decalogo che non solo non trascura la danza, ma anzi la esalta come compito speciale per lestate.
Lestate infatti è alle porte, domenica sarà il solstizio destate e si sa è questa una stagione dove il desiderio di ballare contagia proprio tutti: si balla sulla spiaggia, alla sera in discoteca, c’è chi addirittura rinuncia alla spiaggia di giorno per ballare tutta la notte.
Si balla a contatto con la natura così come facevano gli antichi coi loro rituali ricchi di simbolismo e valori propiziatori.
Il Sole, sovrano della terra per gli Inca, supremo regolatore delle attività umane per i Maya, simbolo di potenza e provvidenza divina per gli indiani dAmerica é anche oggetto di danza rituale.
La Danza del Sole, il cui nome originale è Wiwanyag Wachipi, cioè Danza guardando il Sole, rappresenta l’apice del calendario spirituale e rituale di tutte le tribù del Nord America.
è un rituale di purificazione collettiva di quattro giorni e prevede il digiuno, l’auto sacrificio e la donazione di sé.
Con questo atto sacro si rende grazie dell’anno trascorso e si invocano le forze divine chiedendo protezione e prosperità.
I danzatori soffiano in un fischietto di osso di aquila, alternando fischi ritmati con i passi a fischi continui. I passi della danza sono semplici e non coreografici, quasi come una marcia sul posto.
E allora come dice il professore di Porto San Giorgio Ballate senza vergogna, non solo in estate aggiungo io….sempre, tutti i giorni!
In attesa dei vostri Danzaperché alla nostra email [email protected] come sempre vi saluto e vi auguro
Buona settimana di danza!