La pausa estiva é arrivata per tanti di noi, e per altri sta per arrivare, é forse il momento più atteso dell’anno, l’unico che ci “obbliga” davvero a una pausa!
Abbiamo avuto nel periodo di Pasqua un Danzaperché dedicato proprio al momento di pausa che amo riprendere oggi perché la pausa non sia unicamente vista come obbligo, anzi:
“Danzo perché è il mio momento di pausa…. pausa dal frenetico fluire delle cose, pausa dal flusso caotico dei miei pensieri, pausa dal mondo esterno e dal mio mondo interno! Danzo perché quando danzo poso me stessa in un unico momento, nel presente, l’unica certezza che ho!”
Mi viene in mente anche una frase che ripete spesso il mio maestro di Tango Argentino: “Pausa, cambio di direzione”.
Se ballando il tango infatti non si fa una pausa si finisce per ripetere il solito schema di sequenza, di passi, di errori anche, si ripete il già consolidato…se invece si fa una pausa nel movimento allora si può cambiare direzione e sperimentare una nuova sequenza e costruire con creatività una nuova coreografia…
La frase del maestro Zotto diventa poi ancora più profonda se la spostiamo dal contesto danza al contesto vita: la nostra mente infatti pensa più chiaramente quando si ferma e si prende un po’ di tempo per rilassarsi, solo nel riposo trova“ nuovi movimenti” nella nostra vita e nuove soluzioni a problemi e situazioni.
Così le “pose” nella danza classica, piccole o grandi che siano, ci permettono di catturare l’attenzione nostra e di chi ci guarda per poi riprendere il fluire del nostro movimento con maggiore leggerezza, forza ed espressione.
Quindi anche il nostro Danzaperché va in pausa e torna con voi e per voi a settembre.
Cullatevi nel vostro momento di pausa!
E se dalla vostra pausa vi nasce la creazione di un Danzaperché le email non vanno in pausa, funzionano sempre all’indirizzo
Buona Vacanza!