Sylvie Guillem: un lungo addio al Carlo Felice di Genova

di Francesco Borelli
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Il prossimo 5 Luglio, il Teatro Carlo felice di Genova brillerà di una luce più intensa, una luce che sa di eccellenza e meraviglia. Una delle più grandi stelle del balletto, colei che incantò Nureyev a soli diciassette anni e poi, di conseguenza, il mondo intero con la sua straordinarietà e bellezza, saluta il suo pubblico con uno spettacolo che è un definitivo addio alle scene.

“Ho amato ogni minuto di questi trentanove anni di lavoro, e oggi ne godo ancora allo stesso modo. Dunque, perché smettere? Semplice: perché voglio ancora fermarmi quando sono felice di fare quello che faccio con orgoglio e passione”.

Chi parla è Sylvie Guillem, cinquanta anni appena compiuti, già applaudita a Genova nel Luglio del 1999 in occasione del 31° Festival Internazionale del Balletto di Nervi. Dopo aver danzato su tutti i più grandi palcoscenici del mondo, dopo essere stata indimenticata protagonista d’innumerevoli balletti e di repertorio e di danza contemporanea, la Guillem concluderà la sua stellare carriera con “Life In Progress”, una produzione Sadler’s Wells London, co-prodotto con Les Nuits de Fuorvière, Shangai International Arts festival e Sylvie Guillem. Il programma dello spettacolo, andato in scena in prima assoluta a Modena, prevede quattro straordinarie coreografie: Techne di Akhram Kan, Heare&After, un passo a due esguito con Emanuela Montanari, ballerina del Teatro Alla Scala, con la direzione e la coreografia di Russel Maliphant, DUO2015 del celebre coreografo newyorkese William Forsythe e infine Bye di Mats Ek, un solo in cui danzerà solo Sylvie Guillem. Il tour, che dopo alcune date europee terminerà in Giappone, vuole essere un saluto in grande stile, un grandioso e raffinato addio alle scene da parte di chi ha scritto pagine importanti e uniche della storia del balletto.

LIFE IN PROGRESS

Una produzione Sadler’s Wells London

co-prodotto con Les Nuits de Fourvière, Shagai International Arts Festival e Sylvie Guillem. 

techne

Coreografo Akram Khan

Compositore Alies Sluiter, pubblicato da Mushroom Music Publishing/BMG Chrysalis

Interprete Sylvie Guillem 

 “Il mio lavoro nasce da domande a cui non so dare risposte. Faccio domande e racconto storie attraverso il corpo. E con l’opportunità di creare sul corpo di Sylvie, che trovo sia al suo stadio di massima poeticità e trasparenza, volevo porre domande sull’atto di entrare in contatto. È nella nostra natura connettersi gli uni con gli altri. Utilizzo la tecnologia per connettermi con un maggior numero di persone, più di frequente. Oggi, siamo in contatto di più rispetto a come lo eravamo in passato? Oppure siamo connessi con la tecnologia piuttosto che con le persone? Quando uso la tecnologia per entrare in contatto con qualcuno, mi ritrovo più solo. Quindi, siamo diventati lo strumento degli stessi strumenti da noi creati? Nessun computer può rispondere a questa domanda. Forse il corpo ci può riuscire…” Akram Khan. 

DUO2015

Coreografo William Forsythe

Compositore Thom Willems

Interpreti Brigel Gjoka, Riley Watts

Sul piccolo spazio di fronte al sipario, proprio sul bordo del palcoscenico, si svolge «Duo», un orologio composto da due danzatori. I danzatori colgono il tempo in un percorso vorticoso, lo rendono visibile, pensano a come il tempo possa stare nello spazio, spostano il tempo in uno schema intricato, spoglio. Lo schema cresce e si svela mentre i due danzatori si rotolano, scivolano, si colpiscono, si ribaltano. I loro corpi splendono di un nero scintillante, si librano con estrema precisione, il loro respiro canta degli spazi nel tempo. Si avverte una musica in lontananza che scompare mentre i danzatori si inseguono in un silenzio vorticoso. Un orologio che guarda all’infinito ritornando al punto in cui è iniziato. 

Here & After

Direzione e Coreografia Russell Maliphant

Interpreti Sylvie Guillem e Emanuela Montanari

“Per questa creazione volevo omaggiare le precedenti coreografie e esperienze con Sylvie, ma allo stesso tempo andare avanti e esplorare un vocabolario che mostra il contrasto, lavorando su un duetto al femminile.” Russell Maliphant 

Bye

Coreografo Mats Ek

Compositore Ludwig van Beethoven (Piano Sonata Op.111, Arietta; Musica registrata eseguita da Ivo Pogorelich)

Interprete Sylvie Guillem

Co-produttore Dansens Hus Stockholm

“Una donna entra in una stanza. Dopo poco è pronta a lasciarla. Pronta a raggiungere gli altri.” Mats Ek.

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