“Con il mio papà avevamo un rito. Ogni volta che tornava a casa la sera metteva il giornale sotto il braccio. Io gli consegnavo le pantofole e contemporaneamente sfilavo il giornale. Poi mi rifugiavo in bagno. Avevamo un bagno grandissimo con un pavimento nero. Stendevo il giornale sul pavimento e lo leggevo tutto. Poi lo ricomponevo alla bene e meglio e lo riconsegnavo al mio papà. Fu lì che lessi dell’audizione per la scuola di ballo della Scala. Insistetti talmente tanto che i miei genitori alla fine cedettero e mi portarono in Via dei Filodrammatici per l’iscrizione. Era l’ultima sera disponibile”.
Inizia così la carriera di Oriella Dorella, una delle più importanti danzatrici italiane del secolo scorso, Un sogno di bambina divenuto realtà.
Entrata alla scuola di ballo del Teatro Alla Scala all’età di otto anni, sotto la direzione di Esmée Bulnes, Oriella si diploma nel 1969. Viene promossa solista nel 1972, prima ballerina nel 1977 ed étoile nel 1986.
Oriella Dorella danza molti ruoli principali del repertorio classico e contemporaneo, fra cui Giselle, Coppelia, Lo Schiaccianoci, Miss Julie di Birgit Cullberg, La bisbetica domata di John Cranko, L’Histoire de Manon di Kenneth McMillan, Onegin, Afternoon of a Faun di Jerome Robbins, Adamo ed Eva, Daphnis et Chloé di George Skibin, L’Angelo Azzurro di Roland Petit, Proust ou Les intermittences du coeur.
Fra le sue interpretazioni più significative si ricorda La strada di Mario Pistoni su musiche di Nino Rota. La Dorella racconta di essersi innamorata del personaggio di Gelsomina vedendo l’interpretazione di Fiorella Cova, prima ballerina della Scala e moglie di Pistoni.
La popolarità vera e propria arriva con la TV: Oriella Dorella prende parte, nell’edizione 1981-82, a Fantastico, in qualità di ballerina, mentre in veste di attrice recita in alcune fiction quali Grandi domani (2005) e Non smettere di sognare (2009 e 2011).
Nella serata di Gala del prossimo 25 giugno, nell’ambito del Novara Dance Experience, dopo Carla Fracci, Anna Maria Prina, Luciana Savignano, Lucía Lacarra e Lorella Cuccarini, le sarà conferito il prestigioso Premio alla Carriera.