Ѐ stata diffusa la bozza del nuovo DPCM che diverrà esecutivo a partire da domani 16 gennaio. Di seguito alcuni contenuti.
Le zone bianche
“Con ordinanza del Ministro della salute, adottata ai sensi del comma 16-bis del decreto-legge n. 33 del 2020 sono individuate le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, all’interno delle quali cessano di applicarsi le misure di cui all’articolo 1, e le attività sono disciplinate dai protocolli allegati al presente decreto”.
La riapertura di ogni attività è quindi subordinata al fatto che ci si trasformi in zona bianca. Devono trascorrere però tre settimane dal momento in cui i contagi saranno 50 su ogni 100.000 abitanti. Ritengo che lo scenario sia altamente improbabile. Se anche dovesse capitare che una città o regione raggiunga un livello così basso di contagi, cosa che certamente non avverrà domani, dovranno passare ancora tre settimane. Facile arrivare al 5 marzo.
Musei
“Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a patto che garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono altresì aperte al pubblico le mostre, alle medesime condizioni previste dalla presente lettera per musei e istituti e luoghi della cultura”.
Il ministro Roberto Speranza ha sottolineato come la riapertura dei musei e dei luoghi adibiti alla cultura vuole essere un messaggio di speranza per il comparto che tanti danni ha subito dall’inizio della pandemia.
Impianti sciistici
“Gli impianti sciistici continueranno a restare chiusi, fino al 15 febbraio, secondo la bozza del dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio. Dal 15 febbraio potranno aprire gli impianti solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.
E le palestre? E di conseguenza le scuole di danza? E i teatri?
“Fino al 5 marzo è stato prorogato il divieto di apertura di palestre e piscine ma già la prossima settimana il Cts potrebbe approvare le nuove linee guida proposte dal ministero dello Sport e autorizzare almeno le lezioni individuali”.
Ergo, se le nuove linee guide lo consentiranno si potrà tornare a insegnare danza, o qualsiasi altra disciplina, solo individualmente. I teatri e i cinema rimarranno chiusi.
Foto: ANSA