Palcoscenico danza 2018 si apre con MessiaHaendel di Paolo Mohovich

di Giada Feraudo
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Il festival Palcoscenico danza, ormai appuntamento consolidato nell’ambito della danza torinese, alza il sipario, giovedì 8 febbraio (h. 21, con repliche venerdì 9 e sabato 10, presso il Teatro Astra), su una  nuova produzione di Paolo Mohovich, dal titolo semplice e immediato: MessiaHaendel.

Il celebre oratorio barocco di Georg Friedrich Haendel, dal titolo Messiah, ispira al coreografo uno spettacolo poliedrico nella sua linearità. I 18 danzatori dell’Eko Dance International Project diretto da Pompea Santoro si muovono su una scena essenziale con la quale interagiscono, indossando, salvo alcuni, costumi fondamentalmente privi di caratterizzazione. Le formazioni si compongono e si rompono, in un flusso continuo, dinamico, che si lega alle atmosfere cangianti suggerite dalla partitura, all’architettura, alla scultura e alla pittura tipiche dell’arte barocca, che con i suoi chiaroscuri  crea effetti plastici e prospettici visibili e udibili.

L’Oratorio Messiah è incentrato sulla figura di Gesù Cristo, trait d’union tra l’umano e il divino, simbolo della ricerca della spiritualità e della necessità per l’uomo di raggiungere la perfezione dell’armonia.

Nella creazione di questa coreografia Paolo Mohovich ha fatto riferimento all’esigenza spirituale come elemento imponente caratterizzante tutta la partitura di quest’opera di Haendel. La coreografia, della durata di 70 minuti, utilizza alcuni brani che conferiscono allo spettacolo atmosfere dinamiche date dal continuo evolversi dei vari quadri, che evocano senza raccontare e dove il linguaggio del corpo e l’ispirazione musicale si fondono per coinvolgere ed avvolgere lo spettatore nei variegati stati d’animo profondamente contrastanti che caratterizzano l’Oratorio.

La scelta musicale è stata ben precisa: non l’intera composizione, della durata di più di due ore, ma alcuni brani che il coreografo ha selezionato attentamente, omettendo, ad esempio, il celebre Hallelujah per prediligere la sinfonia di apertura insieme a momenti corali, arie e recitativi.

Non ci sono narrazioni né descrizioni dei versetti biblici ma allusioni simboliche che conducono a un’atmosfera sospesa tra finito e infinito, tra umano e divino, tra sogno e realtà.

INFORMAZIONI

Biglietti e abbonamenti
TEATRO ASTRA Via Rosolino Pilo 6, 10143 Torino
tel +39 011 5634352 | (mar-sab 16-19)

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