“Paradise Square”, debutta oggi un nuovo musical di Broadway

Storia di immigrati irlandesi e neri americani che condividono le loro culture durante la Guerra Civile

di Alessandra Colpo
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Paradise Square” debutta oggi in anteprima all’Ethel Barrymore Theatre di Broadway, prima dell’apertura ufficiale il 3 aprile. Lo spettacolo è diretto da Moisés Kaufman con le coreografie del vincitore del Tony Award Bill T. Jones.

Il cast di 40 membri è guidato dalla candidata al Tony Joaquina Kalukango (“Slave Play”), Chilina Kennedy (“Beautiful: The Carole King Musical”), dal candidato al Tony John Dossett (“Gypsy”), Matt Bogart (“Smokey Joe’s Café”), Kevin Dennis (“Assassins”), Nathaniel Stampley (“Porgy & Bess”), AJ Shively (“Bright Star”), Sidney DuPont (“Beautiful: The Carole King Musical”), Gabrielle McClinton (“Pippin”) e Jacob Fishel (“Fiddler on the Roof”).

Il lavoro è stato ideato dal frontman dei Black 47 Larry Kirwan e trae ispirazione in parte dalle canzoni di Stephen Foster. Christina Anderson, Craig Lucas e Kirwan hanno scritto il libretto del musical su una colonna sonora di Jason Howland, testi di Nathan Tysen e Masi Asare e musica aggiuntiva di Kirwan. La narrazione si svolge durante la Guerra Civile e racconta la storia di immigrati irlandesi e neri americani che condividono le loro ricche culture.

Raramente uno spettacolo di Broadway rivela una verità sconosciuta sul passato che fornisce contesto al presente e illumina nuovi modi di pensare al nostro futuro.

NEW YORK, 1863. Mentre infuria la Guerra Civile, i neri americani liberi e gli immigrati irlandesi vivono insieme nei quartieri più improbabili: le strade pericolose e le case popolari fatiscenti della famigerata baraccopoli di Five Points di Lower Manhattan. La fusione tra le comunità ha preso la sua forma più esuberante con gare di ballo nei bar e nelle sale da ballo del quartiere. È qui, nei Five Points, che è nato il tip tap. Ma questo equilibrio razziale sarebbe giunto a una brusca e brutale fine quando la necessità del presidente Lincoln di istituire la prima leva federale per sostenere l’esercito dell’Unione avrebbe incitato le micidiali rivolte di New York del luglio 1863.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 5 persone, persone sedute, persone in piedi e spazio al chiuso

All’interno di questa galvanizzante storia di armonia razziale disfatta da un Paese in guerra con se stesso, incontriamo gli abitanti di un saloon chiamato Paradise Square. Questi personaggi includono l’indomita donna nera che lo possiede; sua cognata irlandese-cattolica e suo marito pastore nero; un immigrato irlandese; un impavido cercatore di libertà; un capo politico antiabolizionista; e un cantautore squattrinato. Hanno idee contrastanti su cosa significhi essere un americano, mentre si vive una delle epoche più tumultuose della storia degli Stati Uniti.

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Con una messa in scena viscerale e ricca di sfumature e una coreografia che cattura l’energia pulsante quando la cultura nera e quella irlandese si incontrano e si imposta su una colonna sonora contemporanea che reinventa la prima canzone americana, “Paradise Square” descrive un momento di vita reale trascurato in cui la speranza e la possibilità brillavano luminose.

Crediti fotografici: Kevin Berne

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