Per #Storiedidanza Giada Feraudo ci racconta “Romeo e Giulietta”

di Giada Feraudo
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Prima rappresentazione assoluta: Brno, Teatro Nazionale, 30 dicembre 1938
Balletto in due atti
Coreografia di Kenneth MacMillan, dall’omonima tragedia di William Shakespeare Romeo and Juliet, pubblicata nel 1597
Libretto di Adrian Piotrovsky e Sergey Radlov
Musica di Sergej Sergeevič Prokof’ev

Romeo e Giulietta (Op. 64) (dal russo: Ромео и Джульетта) è un balletto di Sergej Sergeevič Prokof’ev tratto dall’omonima tragedia di William Shakespeare.

Basato su una sinossi creata dal drammaturgo Adrian Piotrovsky (che suggerì il soggetto a Prokof’ev) e Sergey Radlov, il balletto fu completato nella sua forma originale da Prokof’ev nel settembre del 1935, su commissione del Mariinsky Ballet.

Alcune musiche del balletto sono state raccolte dall’autore in tre suite per orchestra, rappresentate a Mosca e negli Stati Uniti.
L’opera completa debutta al Mahen Theatre di Brno, in Repubblica Ceca, il 30 dicembre 1938.
È meglio conosciuta oggi una versione significativamente rivisitata, presentata per la prima volta al Kirov Ballet a Leningrado l’11 gennaio del 1940, con la coreografia di Leonid Lavrovsky.
La versione originale aveva un lieto fine, che però non fu mai pubblicamente rappresentato, scelta dovuta in parte alla grande paura e cautela della comunità musicale e teatrale dopo le critiche della Pravda verso Šostakovič e altri “degenerati modernisti”, incluso Piotrovsky, accusati di stravolgere completamente lo spirito originario delle opere.

Nel 1962 John Cranko crea il suo Romeo e Giulietta per lo Stuttgart Ballet, che debutta negli Stati Uniti nel 1969 e che aiuta la compagnia a conseguire una reputazione a livello mondiale.

Il 9 febbraio 1965 la produzione del coreografo Kenneth MacMillan per il Royal Ballet, attualmente una delle più conosciute, è rappresentata per la prima volta alla Royal Opera House, a Covent Garden.
Protagonisti sono Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev, che danno nuova linfa vitale ai personaggi, grazie anche alle scenografie e ai costumi di Nicholas Georgiadis. Per la Fonteyn, considerata ormai prossima al suo ritiro dalle scene, questo balletto costituisce uno spunto per dare nuovo impulso alla sua carriera grazie a anche a una lunga e consolidata collaborazione con Nureyev.

Il Joffrey Ballet presenta la prima produzione americana nella sua stagione 1984-1985, includendo esecuzioni a New York, presso il New York State Theater, e a Washington al Kennedy Center.
Nel 1985 la produzione del coreografo László Seregi debutta all’Hungarian National Ballet a Budapest.
Nel 2007 Peter Martins realizza Romeo + Juliet al New York City Ballet con le musiche di Prokof’ev.
Sempre nel 2007, il famoso brano Danza dei cavalieri (tratto dall’atto I scena 2) è usato come colonna sonora di apertura del concerto DVD HAARP della band britannica Muse.

Il 4 luglio del 2008, con l’approvazione della famiglia Prokof’ev e il permesso dall’Archivio di Stato Russo, la versione originale viene eseguita in prima mondiale. Il musicologo Simon Morrison, autore di The People’s Artist: Prokofiev’s Soviet Years, recuperati gli originari materiali negli archivi di Mosca, ricostruisce l’intera versione. Con l’occasione Mark Morris crea una nuova coreografia per la produzione che esordisce al Fisher Center for the Performing Arts al Bard College, nello Stato di New York, iniziando successivamente un tour di un anno con tappe come Berkeley, Norfolk, Londra, New York e Chicago.

Innumerevoli sono le versioni di questo balletto che, nel corso degli anni, ha ispirato coreografi e drammaturghi di tutti il mondo.

Fra le principali interpreti di Giulietta senza dubbio il posto d’onore spetta all’italiana Alessandra Ferri.
Il ruolo di Giulietta ha costituito il cavallo di battaglia di tutta la sua lunga carriera fin dal debutto nella celebre coreografia di MacMillan, a soli diciannove anni di età.
«Giulietta è stato il mio primo ruolo e mi ha accompagnata sempre. E’ un ruolo interiore ed eterno attraverso il quale riesco a capire come sono in ogni fase della mia vita. L’età non c’entra. In scena non ho età» afferma l’étoile scaligera dopo l’attesissimo ritorno sulle scene del Piermarini il 31 dicembre 2016, proprio nei panni di Giulietta, il suo alter ego.

La trama
Atto I
Scena Prima – La piazza del mercato
Romeo, figlio della famiglia Montecchi, e il fraterno amico Mercuzio, anch’egli di nobili origini, si risvegliano nella piazza del mercato di Verona dopo una notte di avventure. Mercuzio danza con gli amici. Giunge Tebaldo, nipote di Messer Capuleti, prepotente cugino di Giulietta, che scorge tra il gruppo una giovane popolana, Rosalina, della quale è invaghito e, preso da un violento scatto di gelosia, la strattona per la piazza. Romeo e Mercuzio intervengono per salvare la fanciulla, provocando così una violenta rissa interrotta dall’intervento del Principe di Verona, il quale ordina alle due famiglie di porre fine alla loro rivalità.

Scena seconda – I corridoi di Palazzo Capuleti
La bella Giulietta corre spensierata inseguita dalla sua balia: non vuole indossare il vestito che questa ha scelto per la grande festa organizzata dalla famiglia Capuleti per presentarla alla nobiltà di Verona. Intervengono anche la madre, Madonna Capuleti, e il potente padre per presentare la fanciulla, ancora interessata a bambole e giocattoli, a Paride, un giovane e ricco nobile che l’ha chiesta in moglie.

Scena terza – Nel patio di casa Capuleti
Giungono gli invitati al ballo in casa Capuleti. Sfilano i nobili di Verona, Capuleti e la sua Madonna, Tebaldo e la balia felice; infine arrivano, camuffati da giullari Romeo, Mercuzio e Rosalina, che hanno deciso di introdursi pericolosamente nella tana del nemico.

Scena quarta – Il salone delle feste
Mercuzio anima la festa travestito da buffone. Giulietta è al suo primo ballo e presto conoscerà i nobili principi e il suo promesso sposo. Mercuzio, vedendo che Romeo è incantato dalla ragazza, balla per distrarre l’attenzione dell’amico. Tebaldo riconosce Romeo e gli ordina di allontanarsi. Scoperti, gli intrusi devono andarsene ma Romeo è innamorato e decide di nascondersi nel cortile del palazzo per incontrare ancora Giulietta.

Scena quinta – Il balcone di Giulietta
Coperto dalla notte Romeo si avvicina al balcone della camera di Giulietta; lei, che non riesce a dormire e pensa al giovane, si affaccia e lo vede. I due si confessano il loro reciproco amore.

Atto II
Scena prima – La piazza di Verona
Romeo non fa che pensare a Giulietta e, al passaggio d’un corteo nuziale, sogna il giorno in cui la sposerà. Frattanto la nutrice di Giulietta si apre a fatica la via tra la folla in cerca di Romeo, per consegnargli una lettera di Giulietta. Romeo legge: Giulietta acconsente a diventare sua sposa e lo attende nella chiesa per celebrare il matrimonio.

Scena seconda – La cappella
In segreto, con la complicità della nutrice, gli amanti vengono uniti in matrimonio da Frate Lorenzo, il quale spera che la loro unione porrà fine alle contese fra Montecchi e Capuleti.

Scena terza – La piazza di Verona
Tebaldo e Mercuzio si sfidano a duello. In verità Tebaldo vorrebbe sfidare Romeo, per punirlo dell’affronto, ma Mercuzio lo sostituisce e riceve una ferita mortale. Romeo, furioso per la perdita dell’amico, uccide Tebaldo e viene punito con l’esilio. Deve recarsi a Mantova.

Scena quarta – La camera da letto di Giulietta
All’alba del giorno successivo la servitù si desta e Romeo deve partire. Abbraccia Giulietta e si allontana proprio mentre i genitori entrano con Paride. Giulietta si rifiuta di sposare Paride che, offeso dal diniego, va via. I genitori di Giulietta sono indignati e minacciano di ripudiarla. Giulietta si precipita da Frate Lorenzo.

Scena quinta – Nella sacrestia di Frate Lorenzo
La giovane cade ai piedi del frate e invoca il suo aiuto. Egli le consegna una fiala di sonnifero che la farà sprofondare in un sonno simile alla morte: i genitori la seppelliranno nella tomba di famiglia. Intanto Romeo, avvisato da Frate Lorenzo, tornerà protetto dalle tenebre e porterà Giulietta lontano da Verona.

Scena sesta – La camera da letto di Giulietta
Quella sera Giulietta, per placare le insistenza della sua famiglia, acconsente a sposare Paride: le nozze sono fissate per il giorno seguente ma durante la notte la ragazza prende il siero come concordato con Frate Lorenzo. La mattina giungono le damigelle per gli ultimi preparativi per le nozze, cercano inutilmente di svegliare Giulietta e la pensano morta. Arrivano anche la balia e i genitori che verificano il terribile evento.

Scena settima – Sulla strada per Mantova
Il messo inviato da Frate Lorenzo per avvisare Romeo sul reale svolgimento dei fatti cade in un’imboscata tesa da due appestati. Romeo, disperato dopo aver appreso la notizia della morte di Giulietta, decide di  ritornare a Verona.

Scena ottava – La cripta della famiglia Capuleti
Si celebrano i funerali: tutti si disperano per la presunta morte di Giulietta.
Quando i presenti escono giunge Romeo, travestito da monaco. Trova Paride presso il corpo della giovane e, pazzo di gelosia, lo uccide. Credendo Giulietta morta si toglie la vita con un potente veleno. Quando la ragazza si risveglia, ignara di tutto, pensa che il piano sia giunto a buon fine ma, vedendo il cadavere di Romeo, in preda alla disperazione si trafigge con il pugnale del suo amato.

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