Il Ballet Preljocaj, compagnia di danza contemporanea fra le più prestigiose d’Europa, presenta martedì 18 febbraio ore 20:30 a Modena in prima italiana uno spettacolo firmato dal coreografo franco-albanese Angelin Preljocaj per una coproduzione internazionale fra Chaillot – Théâtre national de la Danse – Paris, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Biennale de la danse de Lyon 2018, Grand Théâtre de Provence, Scène Nationale d’Albi, Theater Freiburg.
PRIMA ITALIANA
Gravité
Coreografia Angelin Preljocaj
Musiche Maurice Ravel, Johann Sebastian Bach, Iannis Xenakis, Dimitri Shostakovic, Daft Punk, Philip Glass, 79d
Costumi Igor Chapurin
Luci Éric Soyer
Produzione Ballet Preljocaj
Co-produzione Chaillot – Théâtre National de la Danse – Paris, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Biennale de la danse de Lyon, Grand Théâtre de Provence – Aix-en-Provence, Scène nationale d’Albi, Theater Freiburg
Coreografo franco-albanese fra i più affermati del panorama contemporaneo, Angelin Preljocaj presenta a Modena in prima italiana una delle ultime creazioni per la sua compagnia. Instancabile indagatore della danza a partire dalle sue radici corporee, Preljocaj dedica questo spettacolo a uno degli elementi fondanti del linguaggio coreutico, il peso, affascinando ogni tipo di pubblico con l’ironia e l’eleganza che lo contraddistinguono.
“Da diversi anni, le nozioni di peso, spazio, velocità e massa hanno attraversato in modo intuitivo la mia ricerca coreografica – racconta l’autore – Il lavoro quotidiano con i danzatori mi porta a sperimentare forme i cui componenti fondamentali girano attorno a questo tema, contemporaneamente astratto e terribilmente concreto”.
A partire dalla fondazione della sua compagnia, nel 1985, Preljocaj ha creato oltre cinquanta coreografie che hanno fatto il giro del mondo (circa 110 spettacoli all’anno) e sono entrate nel repertorio di prestigiose istituzioni come il Ballet de l’Opéra National de Paris, il Teatro alla Scala di Milano e il New York City Ballet.
Il Ballet Preljocaj si è stabilito dal 2006 al Pavillon Noir di Aix-en-Provence, un luogo interamente dedicato alla danza di cui Angelin Preljocaj è il direttore artistico. Diversi testi sono stati pubblicati sulle sue opere, quali Angelin Preljocaj (Actes sud, 2003), Pavillon Noir (Xavier Barral, 2006), Angelin Preljocaj, Topologie de l’invisible (Naïve, 2008), Angelin Preljocaj, de la création à la mémoire de la danse (Belles Lettres, 2011), Angelin Preljocaj (La Martinière, 2015) uscito in occasione del 30° anniversario della compagnia.