Mancano ormai pochi giorni all’apertura del sipario sulla quarantaquattresima edizione del Prix de Lausanne. Dal 31 gennaio al 7 febbraio p.v. avrà luogo infatti la storica manifestazione artistica nata per dare visibilità e per offrire opportunità di crescita alle giovani promesse della danza, che vide la luce per la prima volta nel 1973 grazie alla volontà di Rosella Hightower e Philippe Braunschweig.
Sono settantuno i candidati, fra cui tre giovani italiani (Gianluca Benedetti, Vincenzo Di Primo e Silvia Simeone), che, su un totale di oltre trecento ballerini provenienti da tutto il mondo, sono stati selezionati per accedere al concorso.
La prestigiosa manifestazione si svolgerà, come da tradizione, al Théâtre de Beaulieu di Losanna, che ospiterà sia le fasi eliminatorie, sia l’atteso Gala del 6 febbraio.
Il difficile ed imprescindibile lavoro di preparazione dei partecipanti, tutti fra i 15 e i 18 anni, sarà affidato, per quanto riguarda la sezione Classico, a Cynthia Harvey, étoile dell’American Ballet Theatre, e a Patrick Armand, direttore associato della San Francisco Ballet School. A essi si affiancheranno in questo compito il coreografo e direttore del Nuernberg State Ballet Goyo Montero, la direttrice della Eko Dance International Project Pompea Santoro, Macha Daudel, assistente di Mauro Bigonzetti, e Diego Benito Gutierrez, danzatore del Basel Ballet, per quanto concerne invece la sezione Contemporaneo.
La giuria che dovrà decretare i finalisti e i vincitori del premio sarà, come sempre, composta da nomi di assoluto rilievo nel mondo della danza: tra i membri della commissione, presieduta da Julio Bocca, saranno presenti anche Jan Broeckx, Lucinda Dunn, Viviana Durante, Marcelo Gomes, Luca Masala, Elisabeth Platel, Nicolaj Tsiskaridze e Ruheng Zhao.
Artista ospite dell’evento per l’edizione 2016 sarà Diana Vishneva, vincitrice del Prix de Lausanne nel 1994, che danzerà una coreografia di Marco Goecke dal titolo Tué.