Nel mondo del balletto, Steven McRae è un’icona di grazia, arte e pura atletica. Le sue performance come primo ballerino al Royal Ballet hanno affascinato il pubblico in tutto il mondo, consolidando il suo status come uno dei talenti più brillanti della sua generazione. Tuttavia, al di là del suo splendore sul palcoscenico, il viaggio di McRae racconta una storia più profonda di resilienza, coraggio e trionfo sulle avversità. Il nuovo film-documentario Resilient Man cattura questo spirito, raccontando le battaglie fisiche ed emotive che McRae ha affrontato in seguito a un infortunio che poteva mettere fine alla sua carriera nel balletto.
Il percorso di McRae prese una svolta drammatica nel 2019 quando, durante una performance di Manon al Royal Opera House, si lesionò gravemente il tendine d’Achille. Considerata una delle lesioni più devastanti per qualsiasi atleta o ballerino, la rottura del tendine d’Achille è spesso vista come la fine di una carriera nel mondo del balletto. Il tendine d’Achille non è solo cruciale per la capacità di un ballerino di saltare e muoversi fluidamente, ma sopporta anche una pressione immensa in quasi ogni movimento della danza. Per qualcuno come McRae, che era all’apice della sua carriera, questo infortunio fu un colpo devastante.
L’Infortunio: un momento che ha cambiato tutto
L’infortunio avvenne all’improvviso. Nel bel mezzo di una performance, McRae sentì un dolore acuto mentre il suo tendine d’Achille si spezzava. Più tardi avrebbe descritto quel momento come se qualcuno mi avesse sparato nella gamba. Quell’istante segnò l’inizio di una lunga e faticosa strada verso il recupero. Le lesioni al tendine d’Achille richiedono interventi chirurgici complessi e una riabilitazione estenuante, e per un ballerino, che si basa su agilità, forza e controllo, questo infortunio rappresenta un ostacolo quasi insormontabile.
I chirurghi dovettero quindi ricostruire il tendine di McRae, un processo che lasciò il suo futuro nella danza in sospeso. Dopo l’intervento, McRae si trovò di fronte a una domanda difficile: sarebbe mai potuto tornare sul palcoscenico?
A Resilient Man: Recupero, Pazienza e Perseveranza
Da qualche anno si parla tanto di “resilienza”. Come molte cose che vedo e sento in continuazione, anche questa parola mi da ormai fastidio e ogni volta cerco di trovare dei sinonimi per esprimere lo stesso significato. Trattandosi però in questo caso del titolo del film, ritengo necessario non solo usarlo ma soprattutto dare qui di seguito la definizione esatta che ho trovato sulla Treccani. Resilienza è un termine usato in psicologia per definire la capacità di reagire a traumi e difficoltà, recuperando l’equilibrio psicologico attraverso la mobilitazione delle risorse interiori e la riorganizzazione in chiave positiva della struttura della personalità.
Il film-documentario Resilient Man, diretto dal regista Stéphane Carrel, fa quindi molto più che raccontare la storia dell’infortunio di McRae; porta gli spettatori nel paesaggio emotivo e psicologico di un ballerino che lotta contro le avversità. Il film, girato durante il suo recupero fisico, illustra le brutali realtà della riabilitazione offrendo uno sguardo intimo sul carattere di McRae.
Il titolo del film incarna lo spirito di McRae. Conosciuto per la sua tenacia e il suo rigore lavorativo, la sua determinazione diventò la sua risorsa più importante durante questo periodo. Il documentario lo segue dal letto d’ospedale alla clinica di fisioterapia e, infine, di nuovo nello studio di prova. Ogni passo è una testimonianza della sua incrollabile determinazione.
Per molti mesi, McRae dovette affrontare l’immobilizzazione della sua gamba, una fase frustrante per qualsiasi ballerino abituato a muoversi costantemente. Ha descritto i primi giorni post-infortunio come una “battaglia mentale”—far fronte all’idea che il suo corpo, che era sempre stato il suo strumento più potente, lo avesse tradito. Il viaggio che intraprese fu tanto di resilienza mentale quanto di guarigione fisica. McRae dovette imparare il significato della parola pazienza in momenti e situazioni mai sperimentate prima.
In Resilient Man, McRae ricondiziona il suo corpo centimetro dopo centimetro. Ore di fisioterapia intensa, allenamento della forza e ripetizioni interminabili segnano le sue giornate. La riabilitazione diventa un secondo lavoro a tempo pieno, spingendo il suo corpo e la sua mente oltre i limiti. Per McRae, che era sempre stato in grado di ballare attraverso il dolore, questo infortunio lo obbliga ad apprendere un nuovo linguaggio di recupero, basato su progressi cauti, deliberati e misurati.
Ma ciò che mi ha emozionato particolarmente è stato vedere il sistema di supporto incrollabile che lo ha circondato in tutta questa esperienza traumatizzante: prima di tutto sua moglie, la ballerina Elizabeth Harrod, e poi i loro figli. La comprensione, vicinanza, il loro affetto incrollabile hanno nutrito McRae durante tutto il percorso, mostrando il lato umano di un artista spesso percepito come una figura fuori dall’ordinario sul palcoscenico.
Il ritorno sul Palco: una prova di Volontà
Dopo più di un anno di difficilissima riabilitazione, McRae è tornato trionfalmente sul palco. Per qualsiasi ballerino, tornare in forma dopo un simile infortunio è un notevole successo, ma per McRae, le cui caratteristiche come danzatore sono la velocità, l’atletismo e la straordinaria fisicità, il ritorno è stato ancora più sorprendente. Il suo ritorno non è stato solo un ritorno alla danza, ma una riconquista della sua identità artistica.
In Resilient Man, il momento culminante di McRae che torna sul palco per la prima volta dopo l’infortunio è sia emotivo che ispirante. È un momento che incapsula l’intero viaggio: i mesi di dolore, frustrazione e dubbio si condensano in questo unico momento di vittoria. Il film non mette in risalto solo il suo ritorno fisico; esplora anche la profonda connessione che McRae ha con la sua arte e quanto il balletto sia una parte essenziale del suo essere.
Il recupero di McRae è molto più che una storia di rinascita fisica. È la profonda resistenza psicologica necessaria per mantenere la speranza di fronte alle avversità. Il suo ritorno non è stato semplicemente un trionfo sull’infortunio, ma un trionfo sulla paura di perdere ciò che amava di più.
Le implicazioni più ampie per la Danza
Il viaggio di recupero e resilienza di Steven McRae ha implicazioni più ampie nel mondo del balletto. Gli infortuni sono parte della vita di un ballerino, ma l’esperienza di McRae ha aperto conversazioni sulle pressioni che i ballerini affrontano nel sopportare il dolore, così come sull’impatto mentale che gli infortuni gravi possono avere. Nel film, McRae parla apertamente delle lotte psicologiche che ha affrontato, facendo luce su un aspetto spesso trascurato del mondo della danza. La sua trasparenza nel discutere del suo percorso servirà d’ispirazione non solo ai ballerini, ma a chiunque affronti sfide fisiche o emotive.
Inoltre, il ritorno di McRae evidenzia l’importanza dell’adattabilità nelle carriere di danza. Come artista, ha dovuto ripensare il suo approccio alla sua arte, imparando a ballare con maggiore consapevolezza dei limiti e delle forze del suo corpo. La sua storia incoraggia i ballerini a vedere gli infortuni non come la fine, ma come un’opportunità di trasformazione Il Potere della Resilienza
Resilient Man è più di un semplice documentario sul ritorno di un ballerino: è una storia universale di determinazione, forza di volontà e spirito umano. Il viaggio di McRae, dall’infortunio al recupero, ci ricorda che la strada verso il successo è spesso piena di ostacoli, ma con resilienza, tutto è possibile. Il documentario cattura questo messaggio in modo sublime, offrendo agli spettatori uno sguardo intimo e ispirante sul potere della perseveranza. Attraverso la storia di McRae, Resilient Man mette in luce la forza necessaria per superare le avversità, l’importanza della tenacia mentale e la pura volontà necessaria per reclamare la propria passione. Il ritorno trionfale di McRae al balletto è una testimonianza della resilienza dello spirito umano, un promemoria che, anche di fronte a ostacoli insormontabili, possiamo risorgere, guarire e reclamare il nostro posto nel mondo.
Il film è una produzione francese e non è ancora disponibile nelle grandi sale internazionali. Si prevedono dei passaggi su BBC, Canal+ e altre reti televisive ma in Italia non è ancora stato proposto.
Per chi volesse vederlo, il DVD e’ in vendita sul seguente link:
https://jour2fete.com/produit/resilient-man-dvd/
Per chi invece volesse godere della bravura di McRae finalmente tornato sulle scene, l’appuntamento in diretta è per il 15 Ottobre nei cinema convenzionati con il balletto “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Christopher Wheeldon.
A questo riguardo leggi qui l’articolo: https://www.dancehallnews.it/alice-nel-paese-delle-meraviglie-prende-vita-grazie-alla-spettacolare-produzione-del-royal-ballet-in-diretta-nei-cinema-il-15-ottobre/
Buona visione.