Non so esattamente come definire il periodo che stiamo vivendo. Forse “surreale” può rendere al meglio la sensazione che provo rispetto a questi giorni di fermo che stanno trascorrendo. Ѐ come se l’intero mondo fosse sospeso e noi ci trovassimo, nostro malgrado, a riflettere sulla vita, sul suo senso, sulla nostra arte.
Personalmente non mi fermo un istante, continuo a far lezione in casa, a mantenermi allenata e a montare coreografie. Ma non posso non pensare alle tante scuole di danza, che in un mare di difficoltà economiche, rischiano la chiusura. Farò tutto ciò che posso per aiutarle e prego loro, di resistere e non mollare mai.
Sono un’ottimista, sono certa che tutto tornerà come prima e ne usciremo più forti. Non può esistere un mondo senza arte, e soprattutto, senza danza.
Foto: Ernest S Mandap