Torna Vittoria Maggio con “Finchè c’è tango c’è vita”: scarpe da tango, una vera passione!

di Vittoria Maggio
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Scarpe da tango: una vera passione per noi ballerine. Chi può dire quante ne possediamo?

Forse non lo sappiamo nemmeno noi, anche perché la nota fondamentale da tenere in considerazione è che le scarpe da tango devono essere sempre con noi, ovunque noi siamo, soprattutto in macchina, stanziali, lì ad aspettarci e a disposizione in qualsiasi momento.

Così come in valigia: il primo oggetto da riporre con cura sono proprio le scarpe da tango! Il posto per loro ci deve sempre essere cercando di disporle  in maniera tale che non disturbino il resto dell’equipaggiamento:  discrete, una a destra e una a sinistra, oppure una in alto e una in basso, tenendo presente che  il tacco può servire da spartiacque per altri oggetti, oppure che lo spazio tra tacco e suola può diventare un vano comodo per allocare generalmente qualcosa di morbido e sagomabile.

Anche in ufficio è  bene averne un paio di scorta, non si sa mai che salti fuori un “ape tango” all’improvviso e non si abbia il tempo di passare da casa per recuperarle!

Meglio anche variare l’altezza del tacco: non sempre i nostri affaticati piedi sono in grado di reggere il tacco 10 (c’è chi osa anche di più) e quindi avere a disposizione un tacco 7 oppure 8 o una scarpa da studio…. è cosa buona e giusta!

I colori base come il nero e l’argento sono forse i primi in lista da avere nella scarpiera: sono imprescindibili, ben si abbinano a qualsiasi abito si abbia voglia di indossare.

Ma vogliamo mettere il fascino di un paio di colore rosso oppure dorato?  Quella sera in cui ci sentiamo particolarmente seducenti e sfrontate sono perfette!

E come  non possedere anche la variante di colore neutro, rosa pallido oppure carne, come  non averlo a portata di mano o meglio di piede quando abbiamo voglia di indossare un abito decisamente colorato?

Che dire di quelle a doppio incrocio sul collo del piede: forse le più seducenti? Certo ben gareggiano con quelle coi nastri da incrociare attorno alle caviglie che tanto ricordano le scarpe da punta delle ballerine classiche!!!

Si sa, le scarpe per la maggior parte delle donne sono una vera passione, a volte un’ ossessione e quindi le scarpette da tango non sono forse che un alibi ulteriore per arricchire la nostra collezione. D’altro canto come si può ballare tango senza le scarpette: ma un paio non basterebbe considerato anche l’elevato costo? Pare proprio di no!

Forse si impara a ballare tango proprio per indossare le magiche scarpette! Forse si impara a ballare per le scarpette da indossare!

D’altro canto la scarpetta da ballo ha un’immagine così forte nella mente sin dalla più  tenera età: ricordo quando a tutti i costi volli che mia madre mi comprasse il mio primo paio di scarpette da punta, le volevo rosse, avevo 6 anni e  certo non potevo ancora indossarle, ma il loro fascino era una magnetica attrazione inconscia ma ben certa…e ancora non conoscevo il tango!!!!!

Scarpe, scarpe e ancora scarpe!

Quale donna sa esattamente quante paia di scarpe possiede?

Quale donna non si è sentita dire “ ancora scarpe? Ma non ne hai già troppe?”. Non sai che cosa regalare ad una donna? Regalale un paio di scarpe!

Si dice che le scarpe siano chiari indicatori della personalità, quasi rappresentassero un’ estensione di noi stesse, delle nostre emozioni, dei  tratti psicologici nascosti o manifesti.

Chi non ne ha mai comprato un paio quando era giù di morale?

La Shoes addiction è una mania che può colpire in ogni momento: in America  è stato coniato il  termine “shoesaholic” per indicare una persona che possiede più di 60 paia di scarpe: nel 2011 è uscito il primo documentario sul legame intimo tra donne e scarpe analizzandolo dal punto di vista storico, psicologico e socioculturale intitolato “God save my shoes”!

L’attaccamento alle scarpe esprimerebbe meccanismi di compensazione. L’acquisto compulsivo  risponderebbe alla necessità di colmare un vuoto esistenziale e tanto altro ancora.

Ma a me piace pensare che un paio di scarpe siano anche semplicemente un vezzo, un vizio, un capriccio, un divertimento, un gioco di seduzione senza troppe sovrastrutture psicologiche.

La cosa buffa che mi piace sottolineare è che c’è un’ evoluzione ai piedi della ballerina di tango visibile e divertente: all’inizio della “carriera tanguera” infatti si tende ad indossare scarpe da passeggio molto sexy e col tacco alto anche per entrare in milonga per essere diciamo “già sul pezzo”.

Dopo qualche anno quando i nostri piedi e soprattutto i nostri metatarsi sono duramente provati, affaticati, doloranti dalle innumerevoli e incontabili tande ballate per notti e notti,  la vera tanguera abbandona il tacco alto da passeggio e opta per una comoda sneaker, una casta ballerina, un anfibio aggressivo, una deliziosa infradito estiva per lasciare che i suoi poveri piedi riposino il più possibile fino al primo tango!

Una soluzione che in fin dei conti ci fa molto felici: è una doppia opportunità!  Un alibi ulteriore! Si comprano tante scarpe da passeggio nuove di zecca senza tacco, comode, morbide e di giorno la scarpa piatta diventa l’irrinunciabile must ! Si cambia tutta la scarpiera evvai!!!!

Ci prendiamo cura dei nostri  piedi durante il giorno e solo in milonga indossiamo il tacco alto! Da piccole donne dall’andatura quasi timida diventiamo altere regine, sicure e seducenti!

Pronte per l’ennesimo tango!

Pronte con la nostra arma di seduzione!

E come sempre Buon Tango a tutti, a chi già lo balla, a chi inizierà a ballarlo, a chi solo lo ascolterà oppure lo guarderà, a chi lo ama e  a chi lo rifiuterà e male ne parlerà … A chi vive insomma perché Finché c’è tango c’è vita!

Un abbraccio.

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