“Iperuranio: the Long and the Short of It” è una creazione di Federica Esposito, sulle musiche di Chopin, Pole e Biosphere, che si ispira al concetto di Iperuranio, il mondo delle idee di Platone.
Due interpreti, Federica Esposito e Vanessa Loi, danzano in uno spazio vuoto illuminato da luci soffuse, al cui interno sono presenti due piccole superfici bianche che accolgono in vari momenti i due corpi danzanti. Tali superfici potrebbero simboleggiare l’Iperuranio delle danzatrici, le quali si interrogano su ciò che è reale e ciò che è ideale.
Il lavoro indaga i concetti di mimesi o imitazione, metessi, il rapporto tra mondo delle idee e cose sensibili, parusia, la presenza delle idee nella realtà sensibile, ed aitia, le idee come causa delle cose.
Le due danzatrici, attraverso l’esplorazione di tali concetti e la loro danza astratta, creano un dialogo che sembra definire due ruoli: la realtà e la sua idea corrispondente.
Vi sono momenti di incontro nei quali una delle sue sembra imitare l’altra; vi sono altresì attimi in cui una sembra modellare l’altra, sembra sostenerla. È proprio nel mutare costante della relazione tra i due corpi che emerge il rapporto tra mondo sensibile e mondo delle idee.
Elaborato a cura di Sara Fraschini, Marika Abbrescia e Silvia Marini
Centro di alta formazione per la danza ArteMente, Milano