Dopo lunghi mesi di chiusura e di esibizioni in streaming il Teatro Alla Scala rialza il sipario sul pubblico, con una platea che potrà accogliere fino a 500 spettatori.
Nelle serate del 9, 10 e 11 giugno andranno in scena i lavori di quattro coreografi: per la prima volta in cartellone ci sono le firme di András Lukács e Jiří Bubeníček, accanto al ritorno di un celebre balletto di Alexei Ratmansky e una nuova, ampliata versione del pezzo creato da Manuel Legris per l’evento …a rivedere le stelle dello scorso 7 dicembre.
La prima creazione in programma è una nuova produzione che porta la firma di Manuel Legris, direttore del corpo di ballo, dal titolo Verdi Suite. La coreografia si ispira ad alcuni passaggi delle musiche che Giuseppe Verdi scrisse per le danze nelle opere I vespri siciliani, Jerusalem e la versione francese de Il trovatore. Questa creazione vuole essere anche un omaggio a Carla Fracci: Legris ha ampliato il progetto iniziale creando movimenti su alcuni brani estratti dal Ballo della Regina del Don Carlos per dedicarlo alla stella della danza scomparsa da poco, per il legame che l’Étoile aveva con le musiche di Verdi.
Il secondo titolo della serata, Movements to Stravinsky, è una novità assoluta per il Corpo di Ballo scaligero. La coreografia, creata nel 2017 da András Lukács per i danzatori del Wiener Stattsballett, si ispira alla Commedia dell’Arte e musicalmente si basa su una scelta di brani da Pulcinella Suite, Les Cinq Doigts, Apollon Musagète e Suite Italienne; viene ora ripresa in occasione del 50° anniversario della scomparsa di Igor’ Stravinskij.
Sempre per la prima volta si danza alla Scala una coreografia di Jiří Bubeníček: si tratta di Canon in D Major, uno dei momenti più intensi del balletto Le souffle de l’esprit, celeberrimo trio maschile eseguito in molti gala in tutto il mondo ma mai presentato sul palcoscenico scaligero.
Chiude la serata Alexei Ratmansky con Concerto DSCH, sul Concerto No. 2 in fa magg. Op. 102 di Dmitrij Šostakovič, ovvero D.SCH, come il compositore usava abbreviare il suo nome con lettere corrispondenti a quattro note musicali. La coreografia fu creata nel 2008 per il New York City Ballet e fu rappresentata a Milano nel 2012, in debutto europeo, ricevendo il Premio Danza&Danza come miglior produzione classica, e inaugurando un’importante collaborazione con Ratmansky proseguita poi con la prima assoluta di Opera, e le sue messe in scena de La Bella addormentata e Il lago dei cigni.
A dirigere l’orchestra della Scala sarà il maestro Kevin Rhodes.
I biglietti saranno in prelazione per gli Abbonati del Teatro alla Scala; eventuali biglietti residui e i posti di galleria a visibilità ridotta saranno in vendita esclusivamente online sul sito www.teatroallascala.org
PROGRAMMA
Verdi Suite
Nuova produzione
Coreografia Manuel Legris
Scene e costumi Luisa Spinatelli
Luci Andrea Giretti
Musica Giuseppe Verdi
Movements to Stravinsky
Nuova produzione
Coreografia, scene, costumi e luci András Lukács
Pianoforte Davide Cabassi
Violoncello Sandro Laffranchini
Musica Igor’ Stravinskij
Costumi dalla produzione del Wiener Staatsballett, 2017
Canon in D Major
Nuova produzione
Coreografia, luci e video Jiří Bubeníček
Scene e costumi Otto Bubeníček
Musica Otto Bubeníček e Johann Pachelbel
Concerto DSCH
Produzione Teatro alla Scala
Coreografia Alexei Ratmansky
Ripresa da Laura Contardi
Pianoforte Davide Cabassi
Costumi Holly Hynes
Luci Mark Stanley
Musica Dmitrij Šostakovič
Crediti fotografici: Brescia – Amisano