Serata van Manen – Petit: alla Scala un omaggio alla coreografia del XX secolo

di Giada Feraudo
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Il prossimo appuntamento della Stagione di Balletto del Teatro Alla Scala di Milano mette in scena, dal 23 gennaio e fino all’8 febbraio, la nuova tappa del progetto di balletti su musica da camera, un programma-contenitore dal titolo Serata van Manen – Petit.
Si tratta di un omaggio a due icone assolute della danza, su musiche di Beethoven, Karayev, Cage, Scarlatti, Prokof’ev, Fauré e Bach, che celebra due coreografi che hanno segnato la danza odierna con l’originalità del loro stile.

L’olandese Hans van Manen, classe 1932, ha al suo attivo oltre centoventi creazioni. In precedenza conosciuto soltanto da una ristretta cerchia di intenditori, negli anni, e soprattutto in età avanzata, è diventato molto popolare. I suoi balletti sono nel repertorio di più di settanta compagnie in tutto il mondo. I suoi lavori sono tecnicamente molto complessi ma mai freddi e rigidi, anzi sono intessuti di emotività, desideri, attrazioni e repulsioni, di relazioni insomma.
Nello specifico vedremo in scena Adagio hammerklavier, ormai divenuto un classico del XX secolo, Kammerballet, Sarcasmen (gli ultimi due in prima esecuzione assoluta per il Balletto scaligero) e Le combat des anges.

Il genio di Roland Petit viene qui esaltato nel capolavoro esistenzialista Le Jeune homme et la Mort, a cui si aggiunge un duetto maschile tratto da Proust ou les intermittences du coeur.
Le Jeune homme et la Mort fu coreografato nel 1946 sulla partitura di Bach, Passacaglia e Fuga in Do Minore, BWV 582, libretto in un atto di Jean Cocteau. Narra la storia di un giovane condotto al suicidio dalla sua amante senza fede. Petit avrebbe creato la coreografia per la moglie, Zizi Jeanmaire, ma alla sua première, il 25 giugno 1946, fu danzata da Jean Babilée and Nathalie Philippart al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi.
Il balletto ebbe un grande successo; nel 1951 Petit lo riallestì all’American Ballet Theatre e nel 1966 lo registrò in Francia con Rudolf Nureyev e Zizi Jeanmaire. Le Jeune homme et la Mort fu ripreso ancora da Mikhail Baryshnikov all’American Ballet Theatre nel 1975 e nel film White Nights, nel 1985, oltre che essere presente nel repertorio di molte compagnie in tutto il mondo.

Programma della serata

ADAGIO HAMMERKLAVIER
Musica Ludwig van Beethoven
Coreografia Hans van Manen
Costumi Jean-Paul Vroom
Luci Jan Hofstra

Scene e costumi dalla produzione del Wiener Staatsballett, 2015

KAMMERBALLET
Musica Kara Karayev, John Cage, Domenico Scarlatti
Coreografia Hans van Manen
Scene e costumi Keso Dekker
Luci Joop Caboort 
Allestimento della Opernhaus, Zurich

SARCASMEN
Musica Sergej Prokof’ev
Coreografia e costumi Hans van Manen
Luci Jan Hofstra

Nuova Produzione Teatro alla Scala

LE COMBAT DES ANGES
Musica Gabriel Fauré
Balletto di Roland Petit
Da Proust, ou les intermittences du coeur pas de deux Morel et Saint Loup
Supervisione coreografica Luigi Bonino

Produzione Teatro alla Scala

LE JEUNNE HOMME ET LA MORT

Musica Johann Sebastian Bach
Balletto di Roland Petit
Supervisione coreografica Luigi Bonino
Libretto di Jean Cocteau
Scene Georges Wakhevitch
Costumi Karinska
Luci Jean-Michel Désiré
Étoile Roberto Bolle (24, 25, 28, 31 gen., 1 feb.)

Produzione Teatro alla Scala

Foto: Brescia e Amisano

Foto di Hans van Manen: Erwin Olaf.

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