Sono passati trentotto anni da quando i Momix di Moses Pendleton sbalordirono Milano ed il suo pubblico. Quello di allora era un esperimento o poco più di quello che poi avrebbero saputo realizzare nei tanti lustri dopo. Eppure, a quasi quarant’anni di incredibile esistenza a tutte le latitudini e le longitudini del mondo, quei Momix stanno ancora festeggiando il loro trentacinquennale qua e là, con una tournée che davvero non conosce sosta e sold out da capogiro. Proprio come amano presentarsi a fine spettacolo i nove ballerini dell’ultima tappa napoletana di questi giorni al Teatro Bellini.
“Viva Momix Forever” è stato ed è ancora oggi il titolo più appropriato che Moses Pendleton avesse mai potuto immaginare per il suo ultimo spettacolo. Una miscellanea di emozioni e successi che sa tanto di un amarcord, però tutt’altro che in bianco e nero! Eh già, perché i colori e le coreografie acrobatiche sono l’adrenalinica natura della storia dei Momix e del suo pubblico. Un pubblico che riempie teatri, piazze, palasport e tutte le location scelte di volta in volta, di anno in anno, per titoli e idee sempre più originali.
“Viva Momix Forever” è dunque una carrellata di splendide coreografie unite a nuove creazioni ed al recupero di capolavori che hanno segnato la storia della compagnia: dagli storici “MomixClassics”, “Passion”, “Baseball”, “Opus Cactus”, “SunFlower Moon”, fino al più recente “Bothanica” e l’ultimo grande successo “Alchemy”. I festeggiamenti sono iniziati nella stessa data e nello stesso teatro del debutto mondiale nel 1980: il 10 giugno 2015 al Barclays Teatro Nazionale di Milano. In quella serata memorabile di oltre trentacinque anni fa, la prima assoluta della compagnia, il pubblico rimase sedotto dalla bellezza e l’originalità di ciò che vedeva nascere in scena, proprietà che Momix ha poi sviluppato nel corso di tutta la sua lunga storia facendone il suo marchio distintivo. Quella data ha rappresentato l’inizio di un percorso artistico dai risvolti strabilianti. Per questa ragione “Viva Momix Forever” è una festa fra Momix ed il suo pubblico che si ripete anche quest’anno, un binomio perfetto che da sempre si diverte, si emoziona, si prende anche un po’ in giro e continua ad incantarsi da ormai due generazioni!
La presentazione delle tre nuove coreografie “Daddy Long Leg”, “Light Reigns” e “Paper Trails”, realizzate per l’occasione da Moses Pendleton, contribuiscono ad uno spettacolo travolgente in cui i ballerini danzano con il supporto di giochi di illuminotecnica, illusioni ottiche e tessuti fosforescenti che li trasformano in creature oniriche dalle sembianze di alberi e animali. “Viva Momix Forever” si presenta come un’esperienza imperdibile, uno spettacolo che, come scrive lo stesso direttore artistico Moses Pendleton: “i più grandi ricorderanno […] i più piccoli scopriranno! Life is short, art is long”.
Un Moses Pendleton che sarà ricordato per sempre come un istrione. Regista e coreografo, è nato e cresciuto in una fattoria per l’allevamento del bestiame da latte nel nord del Vermont. Appassionato sciatore, ha vinto il campionato di sci di fondo dello Stato del Vermont nel 1967. Si è quindi laureato in letteratura inglese al Dartmouth College nel 1971 e, quello stesso anno, ha fondato assieme a Jonathan Wolken il Pilobolus Dance Theatre. Negli anni Settanta Pilobolus conquista le platee di tutto il mondo grazie ad una geniale ed insolita combinazione di acrobatismo e fantasia: nel 1975 vince il Premio della Critica a Berlino e nel 1977 viene presentato a Broadway. Pur rimanendo uno dei direttori artistici di Pilobolus, Pendleton inizia a lavorare da solo: nel 1979 è coreografo ed interprete nell’ Integrale Erik Satie all’Opéra di Parigi giusto un anno prima di fondare i Momix e tutto quello che ancora oggi ne consegue.