«Mi piacerebbe che il tempo che mi aspetta somigliasse a un musical, sì perché ho scoperto che il musical è la bella copia della vita: il male è punito, il bene vince, l’amore è per sempre e la morte è finta, è per questo che metto insieme le mie favolette e le consegno nelle mani di chi è capace di trasformarle in belle emozioni, perché questa cosa mi fa stare bene»
Questo era il musical per Stefano d’Orazio, lo storico batterista dei Pooh che ci ha lasciati a 72 anni lo scorso 6 novembre.
Una vita consacrata alla musica fin da bambino, quando a 6 anni la Befana, sollecitata da una sua lettera disperata, gli fece trovare sotto l’albero una batteria di quelle di cartone che si auto-estinguevano in meno di 48 ore.
Ma la sua carriera e i suoi successi non hanno bisogno di essere ricordati, saranno loro a renderlo un Artista immortale.
Vorrei invece ricordare il grande contributo che Stefano d’Orazio ha dato al mondo del musical italiano, partendo da uno dei più grandi successi degli ultimi anni: “Pinocchio – Il grande musical”.
«Pinocchio. Era lui l’eroe che stavamo cercando, popolare, intrigante e antico quanto basta per ringiovanirlo ed arricchirlo di sentimenti Tra un che bello che bello, una faccia storta ed un bohh, ne parlammo con Saverio che saltò sulla sedia: Pinocchio è il libro più letto al mondo dopo la Bibbia e il Corano, una storia italiana, con musiche italiane, realizzato in Italia da una Compagnia ed un Cast tutto italiano. Insomma: Perfetto!»
Così è nato “Pinocchio – Il grande musical”, per il quale scrive la maggior parte dei testi, nel cui concept album interpreta le canzoni “Gatto & Volpe S.p.A.” (in coppia con Red), “Che tempi bui” (in coppia con Dodi), delle quali scrive anche i testi, e “Galleggiando”; inoltre scrive i testi di “Vita”, “Il paese dei balocchi”, “Voglio andare via” e “Un vero amico”.
«…dopo 7 anni di continui successi e repliche, Pinocchio, dopo una fortunata tournée in Corea, sbarcò a N.Y. Dal 1964 nessun Musical Italiano aveva calcato i palcoscenici di Broadway il primo e l’ultimo era stato “Rugantino”, scritto da Garinei e Giovannini con le musiche di Armando Travajoli. Da allora più nessuna produzione Italiana riuscì a entrare nell’Olimpo del Musical, ma il sogno di Saverio e di tutti noi non riusciva a spegnersi. Dopo trattative, sopralluoghi, visite di produttori americani, viaggi e complicazioni, finalmente l’11 ottobre 2010 il Burattino made in Italy mise piede, con armi e bagagli, nella Grande Mela.
Il Cast e tutta la produzione sfilò per le vie di Manatthan in occasione del Columbus Day accolta dal Console a NY e da tutta la comunità Italiana e poi, cominciarono le rappresentazioni al Kaye Playhouse. Sul palco Frattini & C. diedero il meglio mentre nei 2 schermi ai lati del palco scorrevano le traduzioni dei testi e delle liriche e il risultato fu straordinario: finale con standing ovation e repliche esaurite. Pinokkio for President!!»
Nel febbraio 2010 annuncia l’uscita di “Aladin”, musical da lui scritto e per il quale i suoi tre ex colleghi (Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian) compongono le musiche; lo spettacolo debutta il 7 Agosto al Teatro La Versiliana di Pietrasanta e rimane in scena per i teatri di tutta Italia, con oltre 200 repliche sold out che valgono il biglietto d’oro come campione d’incassi della stagione 2010-2011.
Sempre nel 2010 scrive i testi italiani del musical “Mamma Mia!” su richiesta degli ABBA; lo spettacolo esordisce al Teatro Nazionale di Milano ed anche questo, come il precedente, rimane in scena per due anni tra Milano e Roma.
Nel dicembre 2011 lavora su “W Zorro”, con le musiche di Roby Facchinetti, che esordisce al Teatro Sistina di Roma ed è portato in tournée nella stagione teatrale 2012/2013.
Nell’estate 2013 affianca nuovamente Saverio Marconi, in questo caso nella scrittura del musical “Cercasi Cenerentola”, rivisitazione in chiave moderna della nota favola scritta dai Fratelli Grimm; lo spettacolo ha come protagonisti Paolo Ruffini e Manuel Frattini, le musiche composte da Stefano Cenci; lo spettacolo debutta agli inizi del 2014 al Teatro Brancaccio di Roma ed è portato in tournée nella stagione teatrale 2014/2015.
Stefano d’Orazio ha dato al musical italiano un suo stile, una sua unicità che devono essere d’esempio per la rinascita di questo settore.
Perché nel musical, come nella vita, l’amore è per sempre. E l’amore è il motore di tutto.
Crediti fotografici: Alessandro Pinna