Stéphane Lissner, attuale Direttore Generale dell’Opéra di Parigi e sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli, ha deciso di lasciare l’Opéra a fine 2020, prima della scadenza del suo mandato (prevista a luglio 2021) per dedicarsi interamente al lirico partenopeo, in qualità di sovrintendente e direttore artistico.
La decisione, resa pubblica dal quotidiano Le Figaro, ha creato malcontento in Francia, dove molti accusano Lissner di voler così tradire e abbandonare il tempio lirico parigino. Il successore designato di Stéphane Lissner sarà il tedesco Alexander Neef, che avrà il difficile compito di risanare i conti dell’Opéra, che, come tutti i teatri del mondo, è stata messa in ginocchio dall’attuale emergenza sanitaria, con una perdita economica stimata a oltre 46 milioni di euro, che si aggiunge ai 40 di debito e ai 14,5 andati in fumo a causa degli scioperi contro la riforma delle pensioni che hanno avuto luogo lo scorso dicembre. In tale occasione Lissner fu redarguito per la vicinanza espressa ai lavoratori del Teatro
I rapporti con i lavoratori sono però al centro dell’interesse di Stéphan Lissner, il quale, il prossimo 15 giugno, giorno della riapertura del San Carlo, sarà a Napoli per incontrare i dipendenti e parlare con loro di progetti e investimenti, non solo per la stagione estiva ormai alle porte, per la quale si spera di riuscire a recuperare il salvabile, ma soprattutto per la vera e propria ripresa del Teatro, per la quale egli è convinto che la propria assidua presenza sia necessaria per superare questo difficile momento e guardare al futuro con nuove proposte.