Genova – Una nobile arte per un nobile scopo, quello di aiutare i piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico genovese. Con questo principale intento è nato l’anno scorso il Gala Pas de Deux, con la direzione artistica di Jacopo Bellussi, genovese, primo ballerino dell’Hamburg Ballet, Ambasciatore di Genova nel mondo, appena nominato anche Ambasciatore di bontà dell’Associazione Piccoli Cuori Odv dalla presidente Enrica Grattarola. Un momento emozionante al termine della seconda edizione del Gala, lo scorso 21 marzo al Politeama Genovese.
“Per me è un onore poter fare qualcosa per aiutare attraverso la mia passione più grande, e tornare a danzare nella mia Genova è ogni volta un emozione indescrivibile” racconta Bellussi, appena rientrato da una tournée a Tokyo. Con alcuni membri del cast del Gala genovese, in questi giorni si è esibito anche all’ospedale Gaslini per donare un momento di spensieratezza ai bambini ricoverati e alle loro famiglie.
L’abbraccio tra Enrica Grattarola e Jacopo Bellussi
Ma il sogno di Bellussi è anche un altro, condiviso da gran parte del pubblico, non solo genovese, e dagli operatori di settore: quello di riportare Genova ad essere città della danza come ai tempi del Maestro Mario Porcile, fondatore e direttore dello storico Festival Internazionale di Nervi grazie al quale arrivarono nel capoluogo ligure le più grandi compagnie del mondo e debuttarono nomi che poi fecero la storia, uno per tutti: Carla Fracci. Con l’appoggio di colleghi straordinari, grandi artisti provenienti da compagnie internazionali, Bellussi ha messo in scena ancora una volta un Gala di altissimo livello. Con lui: Lou Beyne, Alina Cojocaru, Christopher Evans, Giorgia Giani, Matthew Golding, Kwinten Guilliams, Lucia Lacarra, Xue Lin, Matteo Miccini, Matias Oberlin, Mari Ohashi, Yun Su Park, Ida Praetorius, Agnes Su, Jerome Tisserand, Ana Torrequebrada, Lizhong Wang.
Un programma bellissimo, contemporaneo, non scontato per Genova. Un vero regalo alla città e al pubblico della danza che ha risposto con entusiasmo, una sala sold out e lunghi applausi. In scena:
Schiaccianoci di John Neumeier – Musiche di Piotr Ilic Tchaikovsky
Con Giorgia Giani e Matias Oberlin, Xue Lin e Christopher Evans
Step Addition di Sebastien Galtier – Musiche di René Aubry
Con Yun Su Park e Jacopo Bellussi
Finding Light di Edward Liang – Musiche di Antonio Vivaldi
Con Lucia Lacarra e Matthew Golding
La bella addormentata di Jean Christophe Maillot – Musiche di Piotr Ilic Tchaikovsky
Con Lou Beyne e Jerome Tisserand
Spring and Fall di John Neumeier – Musiche di Antonin Dvorak
Con Alina Cojocaru e Jacopo Bellussi
A Tribute to Latin America di David Rodriguez – Musiche di Mercedes Sosa
Con Ana Torrequebrada e Matias Oberlin
Crisalide di Alex Martinez – Musiche di Antonio Vivaldi, Ennio Morricone
Con Yun Su Park e Lizhong Wang
Bernstein Dances di John Neumeier – Musiche di Leonard Bernstein
Con Ida Praetorius, Jacopo Bellussi, Christopher Evans
Mutation X di Maurice Bejart – Musiche di Jackie Gleason
Con Mari Ohashi e Kwinten Guilliams
Daydreamers di Edward Clug – Musiche di Radiohead
Con Agnes Su e Matteo Miccini
Quello che l’amore mi dice di John Neumeier – Musiche di Gustav Mahler
Con Ida Praetorius e Jacopo Bellussi
Yun Su Park e Lizhong Wang in Crisalide
La serata è stata presentata dalla giornalista Giulia Cassini. Sono intervenuti il Sindaco di Genova Marco Bucci, il Presidente Esecutivo del Gruppo Aon e consigliere della Fondazione Friends of Genova, Carlo Clavarino, e il direttore generale dell’ospedale Gaslini, Renato Botti. Al Teatro Sociale di Camogli, il 24 marzo, presente in sala anche il grande coreografo e direttore di compagnia, John Neumeier, a cui la seconda data del Gala era dedicata.
Gala Pas de Deux è possibile grazie alla Fondazione Friends of Genova, impegnata a sostenere iniziative culturali di rilievo per la città, in collaborazione con il Comune di Genova e con il supporto dell’associazione Three BBallet.
Lucia Lacarra e Matthew Golding in Finding Light
Photo credits: Marcello Orselli
In copertina: Ida Praetorius e Jacopo Bellussi in “Quello che l’amore mi dice”
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