Svetlana Zakharova è Coco Chanel: l’icona indiscussa della moda femminile rivive con l’étoile

di Giada Feraudo
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Gabrielle Chanel, il balletto in un atto che porta il nome della celeberrima stilista francese, è in scena in questi giorni al Teatro Coliseum di Londra, dopo le fortunate tappe di Modena a maggio (l’anteprima, presso il Teatro Luciano Pavarotti) e di Mosca, al Teatro Bolshoi, lo scorso giugno.

È Svetlana Zakharova a rappresentare il primo balletto dedicato alla vita e all’opera di M.lle Coco Chanel. Con l’étoile russa diciannove ballerini del Balletto Bolshoi di Mosca, tra i quali l’étoile nostrana Jacopo Tissi nel ruolo dell’amante “Boy” Capel, protagonisti di uno spettacolo in un atto firmato da artisti internazionali.

Coco Chanel fu colei che rivoluzionò la moda femminile, icona di stile e di eleganza , una donna di grande successo ma nello stesso tempo fragile. È proprio questo lato emotivo, così profondamente drammatico e umano, che il balletto ideato da Svetlana Zakharova e dal suo produttore Yuri Baranov si propone di sviscerare e di trasmettere agli spettatori, grazie anche al prezioso apporto del coreografo Yuri Possokhov, del drammaturgo Alexei Frandetti e del compositore Ilya Demutsky, artista sensibile e raffinato, in grado di tradurre le emozioni della ballerina nell’interpetazione della stilista, in quelli che erano le sue emozioni e i suoi sentimenti.

L’étoile russa interpreta il ruolo del titolo in una storia che esplora le connessioni di M.lle Chanel con il mondo della danza attraverso il ruolo fondamentale giocato, all’epoca, dalla presenza a Parigi dei Ballets Russes di Sergei Diaghilev. Particolarmente significativi a questo proposito furono i balletti Le train bleu (1924) e Apollon Musagète (1929), nonché la presunta ma mai totalmente comprovata relazione della stilista con il compositore Igor Stravinskij.

Nel balletto, che si compone di un atto unico, non esistono veri e propri episodi principali o secondari, è una storia di pensieri ed emozioni in cui tutto è molto astratto, quasi fosse una sequenza in bianco e nero, come nei vecchi film, uno spaccato dell’atmosfera dell’epoca non polverosa ma elegante ed essenziale come lo sono le linee degli abiti ideati dalla grande stilista.
Scontato a dirsi, la Maison ha prodotto in esclusiva per il balletto più di ottanta costumi basati su modelli disegnati personalmente dalla stessa Coco.

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