Teatro Bellini di Napoli: nuova direzione artistica per una stagione Danza interessante

di Massimiliano Craus
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Quando le giornate cominciano ad essere più brevi ed il calare della luna si anticipa sul consueto orario estivo, ecco che compaiono qua e là in città i manifesti a colorarle con i nomi delle compagnie ed i titoli dei balletti che si andranno a rappresentare fino all’estate nuova. Una consuetudine che addolcisce l’arrivo imminente del freddo e la consapevolezza che Tersicore è pronta a tornare. E così pare che la pensi anche la direzione artistica del Teatro Bellini di Napoli, un meraviglioso gioiello tra i tanti della città, con un cartellone di danza ricco ma soprattutto con due volti nuovissimi al timone proprio da quest’anno.

Scriviamo di Manuela Barbato ed Emma Cianchi, le nuove direttrici artistiche del comparto danza dello storico teatro di Via Conte di Ruvo. Due giovani donne al timone, dunque, ad ereditare l’ottimo lavoro triennale appena concluso dal coreografo Antonello Tudisco, pregno di sperimentazione e proposte inedite importate coraggiosamente da queste parti. Ed ora si è pensato di voltare pagina con la giornalista Manuela Barbato e la coreografa Emma Cianchi. Entrambe senz’altro d’ispirazione fortissimamente contemporanea eppure il grande nome è senz’altro quello del pas de deux di Lucia Lacarra e Marlon Dino prossimamente in scena sul palco più grande e prestigioso del Teatro Bellini con un gala internazionale griffato dai più bei nomi della danza d’oggi.

Tuttavia ad aprire la stagione del Piccolo Bellini di Napoli sarà il prossimo 21 novembre la compagnia J7s Dance Company con Shikishin Funi, un progetto indipendente della giovane coreografa Giulia Iurza con il sostegno dell’istituto Laban, compagnia del conservatorio di Musica e Danza di Londra. Questo spettacolo peraltro aprirà “#WomanMade”, una sezione speciale che per quattro martedì presenterà la giovane coreografia campana tutta al femminile. Seguiranno dunque Sara Lupoli, danzatrice e coreografa attiva tra l’Italia e il Belgio; Macia Del Prete coreografa eclettica apprezzata nel suo ambito a livello nazionale; Marcella Martusciello, coreografa e danzatrice che presenta un lavoro dedicato alla tradizione napoletana.

Durante i weekend la danza esplorerà i più diversi stili allargando il proprio orizzonte e rivolgendosi non solo ai suoi spettatori abituali, ma anche al pubblico teatrale di tutte le età. Si parte con TPO e il loro nuovo lavoro di danza e interazione digitale intitolato “Pop up Garden”, un lavoro particolarissimo, che trasformerà il palco in un enorme giardino digitale in cui i bambini potranno entrare provando l’emozione di interagire con lo spettacolo. E ancora, Opus Ballet che arriva a Napoli con la nuova coreografia “Serata europea”, incredibilmente dinamica e fisica del portoghese Gustavo Oliveira, mentre la rinomata Compagnia Simona Bucci porterà in scena due estratti dai suoi più acclamati lavori “Enter lady Macbeth” e “Still”.

Assisteremo poi a un linguaggio di grande impatto emotivo, quello di Susanna Sastro, in passato musa ispiratrice del grande coreografo francese Maurice Bejart, che presenterà la sua ultima creazione “Vuoto” per la compagnia Körper. Qui i lavori della Sastro sono ben noti per la familiarità del pubblico napoletano con una delle sue più amate interpreti e coreografe. Giusto in tempo prima di concludere il cartellone Piccolo Bellini con la grande novità della stagione: lo spettacolo di hip hop “Fight” del gruppo the X Company che presenterà un lavoro coreografato dai più noti rappresentanti campani di questo stile.

Oltre al Piccolo Bellini, scrivevamo in anteprima, ci saranno anche due imperdibili appuntamenti sul palcoscenico grande del Teatro Bellini: il primo è il “Bellini International Dance Gala”, un evento speciale che riunirà le più grandi stelle internazionali della danza da Lucia Lacarra e Marlon Dino a Daria Klimentova, da  Vadim Muntagirov primo ballerino al Royal Ballet a Doychin Dochev, primo ballerino al Macedonian National Ballet  e poi ancora Alessandro Staiano e Anna Chiara Amirante dal Teatro San Carlo di Napoli, mentre dal Grand Théatre de Genève arriveranno ancora Sasha Riva e Simone Repele. Ada Gonzales con la sua Giselle arriverà direttamente dall’Opera Nazionale di Bucarest, Yuya Omaki è primo ballerino ospite allo Slovenian National Thater di Maribor e da una tra le più apprezzate compagnie israeliane, la Kamea Dance Company, arriveranno Noam Ephron e Eldar Elgrably. Ed a conclusione di una promettente stagione teatrale ecco il genio del teatro mitteleuropeo Wim Vandekeybus e la sua compagnia Ultima Vez con lo psichedelico lavoro In “Spite of Wishing and Wanting”. Proiezioni, effetti speciali, musicisti, attori e danzatori in un lavoro con solo uomini in uno spettacolo al limite del reale, convulsivo ed eccitante che ha conquistato il mondo.

Mettere insieme per il Bellini International Dance Gala interpreti della portata di Daria Klimentova e Vadim Muntagirov o Lucia Lacarra e Marlon Dino – ci racconta la direttrice artistica Manuela Barbato – è stato possibile soltanto grazie ad un lavoro immenso ed estenuante durato mesi e portato avanti da me ed Emma Cianchi in collaborazione con Giuseppe Canale, oggi ballerino della West Australian Dance Company e un tempo allievo prodigio di Artgarage. Un lavoro di squadra tra Napoli e Perth con un fuso orario di sei ore tra decisioni prese all’alba e belle notizie arrivate in piena notte. Emma ed io abbiamo deciso di metterci in gioco sul serio affinché il Teatro Bellini di Napoli mettesse in cartellone appuntamenti di danza imperdibili in grado di attirare il pubblico oggi più di ieri e siamo sicure che sia il “Bellini International Dance Gala”, di cui curiamo anche la regia, che “In Spite of Wishing and Wanting” di Wim Vandekeybus – entrambi coprodotti da noi insieme alla Fondazione Teatro Bellini – renderanno felici gli appassionati di danza e non solo. Non sono semplicemente due serate di danza, sono veri e propri eventi da non lasciarsi assolutamente sfuggire.

E lei, Emma Cianchi, coreografa molto apprezzata anche all’estero, ci racconta il suo punto di vista: con Manuela avevo già condiviso un bellissimo progetto intitolato “DOMINA” sulla condizione della donna presentato in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. In quell’occasione abbiamo iniziato a conoscerci ed è nata subito un’intesa, un affiatamento che ci teneva unite in chiacchierate lunghissime, durante le quali, con ingenuità fantasticavamo su progetti futuri per il nostro territorio. Inaspettatamente, perché in fondo non è da tutti decidere di condividere una cosa cosi preziosa, è arrivata la sua chiamata nella quale con lo stesso entusiasmo delle nostre chiacchierate mi invitava a condividere con lei questo viaggio. La stima che mi ha dimostrato con questo gesto e le poche parole usate per convincermi non potevano far altro che farmi accettare e da subito ho pensato di coinvolgere Giuseppe Canale e di farlo conoscere a Manuela. Lo conosco bene e conosco la sua capacità organizzativa che non poteva che esserci di aiuto. Al Piccolo Bellini negli ultimi tre anni è stato condotto un lavoro appassionato da chi ci ha precedute per quanto riguarda la danza e spero che io e Manuela saremo in grado di continuare con la stessa serietà e devozione, ma sono sicura che sarà così.

Crediti fotografici: Danny Willems, Pierluigi Abbondanza

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