Torna Finchè c’è vita c’è tango: Musica maestro

di Vittoria Maggio
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Anche in milonga, come credo in qualsiasi gruppo unito da un comune obiettivo,  c'è bisogno di una figura che funga da collante per tutti, un punto di riferimento, chiamiamolo leader che tanto va di moda o meglio Direttore d’Orchestra, se di gruppo musicale parliamo.

Colui che guida la danza o la musica messa in scena dal gruppo.

Anche nei primordiali riti africani c'era chi ricopriva questo ruolo, era una sorta di sacerdote/ sciamano che ritroviamo di fatto anche nelle messe di qualsiasi religione: c'è sempre chi guida!

E in milonga chi guida?

Il DJ della milonga: sí, anche noi abbiamo il nostro Bob Sinclair o Afrojack, Zubin Metha o Riccardo Muti che noi affettuosamente definiamo TJ se vogliamo fare gli yankee, oppure rispettando i codici argentini lo chiamiamo Musicalizador che non è semplicemente "quello che mette su la musica".

Il Musicalizador è  il vero re delle notti tanguere : devo ammettere che raramente sono poco preparati, il pubblico tanguero difficilmente ti perdona una serata non riuscita.

Molti di loro sono dotati di ottimo gusto musicale, conoscono i gusti del pubblico, sanno convincere. Alcuni sono bravi, così bravi da rubarti il cuore. Trasformano una serata qualsiasi in una notte speciale.

Molti cominciano a intraprendere questo strano mestiere, sicuramente affascinante, ma più difficile di quello che si possa pensare:  richiede oltre a una buona competenza tecnica, una grande sensibilità musicale e una forte empatia con la pista.

Tanti ci provano,  solo i più bravi non si fermano; pochi vivono di tango e questi pochi ormai sono un vero e proprio marchio, un nome di tendenza, una certezza commerciale per chi li ospita e sa che riempirà senza problemi la propria pista da ballo.

Ci sono delle regole nella struttura di una serata musicale:  regole che tutti rispettano, ma poi c'è quel qualcosa di non so che a fare la differenza fra una serata riuscita e una no.

La serata riuscita é quella che non vorresti finisse mai,  é quella in cui godi di buona musica sin dall'inizio, anche se  sai che per i brani più belli, forse i più drammatici e scenografici,  dovrai aspettare inevitabilmente almeno la una di notte, a volte le due nelle serate del venerdì o del sabato.

Creare la famosa “buona onda” che noi tangueri ci aspettiamo e che il Musicalizador si sogna  probabilmente di notte, non è cosa né banale né scontata.

Tanto dipende dal “capitano della nave” e tanto dipende dall”equipaggio” della serata, dalle nostre emozioni, dalle dinamiche che si presentano sulla pista e che mai sono così prevedibili, anche se bene conosci il posto.

La gente cambia anche quando è la stessa perché il tango e così legato alla vita nella sua quotidianità che un evento importante che accade nel mondo incide sulla notte tanguera, così come incide il nostro buono o cattivo umore.

Il bravo Musicalizador é attento a tutto questo e da grande osservatore propone, ma adatta la sua musica a quello che vede e che sente ogni notte.  Senza sensibilità musicale ed emotiva non si può marcare la differenza, marcare il giusto ritmo, marcare la “buona onda”.

Nascosto dietro il suo PC, lui o lei, il Musicalizador o la Musicalizadora, ti sembra quasi un essere poco avvicinabile soprattutto le prime volte:  mantiene una sorta di simil confidenza col pubblico ballerino, é spesso assorto nei suoi pensieri di tandas y cortinas anche quando mette il pilota automatico e va a fumarsi una sigaretta o a bersi una buona birra.

Non so dirvi se desideri di più che il popolo tanguero vada a casa presto quella notte o che piuttosto rimanga lì fino a chiusura e aspetti  quindi la liberazione delle note finali de La Cumparsita.

So dirvi però che senza di lui o di lei non si balla!

Lui o lei: la proporzione tra Musicalizador maschi e femmine é naturalmente schiacciante. Che io sappia sono tre le donne TJ accreditate nelle milonghe importanti e d'altro canto al momento non mi viene in mente nemmeno una Bob Sinclair o una Zubin Metha.

Così è !!!

Comunque sia,  uomini e donne che intraprendono questo mestiere sono appassionati di musica e di tango, alcuni sono diplomati musicisti, altri bravissimi ballerini,  oppure avevano genitori tangueri. Incuriositi dal fascino di saper creare la famosa “buona onda” o desiderosi di immergersi nella vera cultura Argentina, iniziano un percorso di studi personali con grandi TJ Argentini: Marcelo Rojas, Daniel Pereyra, Horacio Godoy, Mario Orlando, Damian Boggio e naturalmente lui….il punto di riferimento per tutti, per la vecchia e nuova generazione: Felix Picherna.

Il mio é un breve dovuto omaggio a lui, scomparso  lo scorso gennaio.

Per il mondo del tango internazionale é stato universalmente una lacrima di lutto, per questo Maestro per antonomasia che tutti ricordiamo con i suoi elegantissimi abiti di seconda mano, innamorato della voce di Carlos Gardel, appassionato di vino rosso, fumo e corse di cavallo.

Era sempre in viaggio di corsa per tutta Europa a regalare la sua musica che sempre sapeva sorprendere con tanghi inattesi e cortine di boogie woogie o un rock’n roll, portandosi appresso  la sua mitica valigia piena di musicassette che usava ancora per far ballare tangheri vecchi e giovani. Una valigia come quella di Mary Poppins dove con magia trovava sempre un qualcosa che forse nemmeno si ricordava di avere!

Ma poiché Finché c'è tango c'è vita, finché c'è tango ci sarà sempre anche lui e noi tangueri saremo f?lix…felici!

E come sempre buon tango a tutti, a chi lo balla, a chi inizierà a ballarlo, a chi lo ascolta oppure lo guarda, a chi lo ama e a chi lo rifiuta e male ne parlerà…A chi vive insomma, perché Finchè c’è tango c’è vita!

Un abbraccio.

 

 

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