Trionfo per Giselle alla Scala con Manni e Andrijashenko

di Fabiola Di Blasi
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Quando si mette in scena un grande classico, non si sbaglia mai, come dimostra Giselle, balletto in due atti di Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges e Théophile Gautier con la coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot ripresa da Yvette Chauviré su musica di Adolphe Adam.
Balletto romantico per eccellenza, Giselle ha riempito ancora una volta il Teatro alla Scala.
Protagonisti Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, una coppia affiatata che incanta tutti i sognatori: belli, innamorati, entrambi primi ballerini, danzano molto spesso insieme e lo fanno divinamente. In Giselle sono perfetti, lei è bellissima ed esile, lui ha il physique du rôle del principe e forte presenza scenica. Come Albrecht e Giselle sono una certezza.

Marco Agostino ha il ruolo di Hilarion ormai cucito addosso. Convincente e sicuramente molto espressiva la Myrtha di Alessandra Vassallo. Buono il Wilfried di Nicola Del Freo anche se avremmo preferito vederlo in un ruolo più grande. Bene il corpo di ballo.
Da tenere d’occhio: Agnese Di Clemente e Caterina Bianchi che spicca in mezzo a tutte.

La stella dello spettacolo, però, è lei, Nicoletta Manni, una Giselle perfetta, tecnicamente impeccabile, credibile, capace di impersonare una giovanissima, dolce, ingenua contadina innamorata, il cui spirito salverà la vita dell’amato nonostante lui sia stato la causa della sua morte. La Manni ha dimostrato nel tempo di poter interpretare qualsiasi ruolo, di poter essere tanto eterea quanto sensuale e di avere una tale padronanza tecnica e maturità scenica da potersi anche divertire in esperimenti come quello televisivo con Bolle. Le sue tante doti sono note ma la marcia in più le è certamente data dal carisma che la rende indimenticabile. La bella pugliese, prima ballerina dal 2014 è figlia d’arte (la mamma è insegnante di danza) ed ha iniziato a frequentare l’ambiente da bambina prima di entrare all’Accademia Teatro alla Scala dove si è poi diplomata. In scena è magnetica ed emozionante, da guardare per ore.

Giselle è una storia che oggi probabilmente non scriveremmo ma che continua ad incantare grazie alla bellezza della sua musica e delle sue coreografie, alla magia del suo atto bianco, alla capacità di trasportarci per un paio di ore in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio.

Molti applausi a scena aperta e a fine recita per tutta la compagnia.

L’articolo si riferisce alla recita pomeridiana del 3 ottobre 2019.
Giselle: Nicoletta Manni
Albrecht: Timofej Andrijashenko
Il Duca di Courland: Alessandra Grillo
La Principessa Bathilde: Marta Romagna
La madre di Giselle: Daniela Siegrist
Hilarion: Marco Agostino
Wilfried: Nicola Del Freo
Il Gran Cacciatore: Massimo Garon
Passo a due contadini: Linda Giubelli, Domenico Di Cristo
Sei amiche di Giselle: Alessia Auriemma, Christelle Cennerelli, Benedetta Montefiore, Marta Gerani, Agnese Di Clemente, Camillla Cerulli
Myrtha, Regina delle Willi: Alessandra Vassallo
Due Willi: Caterina Bianchi, Vittoria Valerio

Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da David Coleman.

Photo credit: Marco Brescia & Rudy Amisano; Xiaojing Wang.

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