Un cartellone ricco di appuntamenti celebra i dieci anni della Fondazione TPE

di Giada Feraudo
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La Fondazione TPE (Teatro Piemonte Europa), diretta da Beppe Navello, festeggia nel 2017 dieci anni di attività, e lo fa proponendo un nuovo cartellone particolarmente ricco di appuntamenti (ben 34 spettacoli) che spaziano dalla prosa al circo contemporaneo alla danza, con l’ormai consueta piattaforma Palcoscenico Danza.

La manifestazione ha la sua sede principale al Teatro Astra, con appuntamenti dislocati anche alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani e alla Lavanderia a Vapore di Collegno. La Stagione TPE è realizzata grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Otto spettacoli, sei dei quali in prima nazionale, compongono, tra gennaio e maggio, il programma di Palcoscenico Danza, diretto anche quest’anno da Paolo Mohovich.

Sarà la compagnia Aterballetto ad inaugurare la rassegna il 26 gennaio, proponendo tre coreografie di Philippe Kratz, Jiří Kylián e Johan Inger: L’eco dell’acqua / 14’20’’ / Rain dogs. L’Eco dell’Acqua di Philippe Kratz, giovane coreografo cresciuto all’Aterballetto, si ispira alla terribile vicenda dell’abbattimento di un aereo civile da parte di un missile militare nei cieli ucraini; 14’20’’ di Jiří Kylián è un lavoro sull’idea del tempo come invenzione degli esseri umani; infine Rain Dogs, uno dei capolavori di Joahn Inger, recentemente insignito del Benois de la Danse come miglior coreografo.

Agorà Coaching Project porta in scena, il 9 febbraio, tre lavori firmati  rispettivamente da Paolo Mohovich, Michele Merola e Gustavo Ramírez Sansano, racchiusi nello spettacolo-contenitore dal titolo Made in Italy 16.0. Paolo Mohovich elabora per questa occasione una nuova versione di Bach Éclat, lavoro creato per il Balletto dell’Esperia nel 2012 che mette in scena, attraverso quadri indipendenti tra loro, le diverse anime della musica barocca, ricca di sfumature e sensazioni. La serata si completa con due nuove creazioni a cura di Gustavo Ramírez Sansano e di Michele Merola.

A seguire, tre assoli di altrettante grandi danzatrici ultraquarantenni spagnole con un importante background internazionale: Marta Reig Torres, Ruth Maroto e Jone San Martin, per lo spettacolo dal titolo Dance Ladies (18 e 19 febbraio). Dopo una lunga e prestigiosa carriera con i più grandi coreografi internazionali, ognuna di queste danzatrici ha intrapreso un proprio percorso come autrice.

Ospite speciale, il 22 e 23 marzo, dalla Germania, il Balletto del Teatro Nazionale di Saarbrücken, la prima compagnia al mondo ad aver avuto i diritti per rappresentare questo spettacolo, porta in scena una creazione di Ohad Naharin, Hora, ideata nel 2009 per la Batsheva Dance Company. La parola “hora” è sinonimo di danza collettiva e considera la danza vista come esperienza sensuale per un gruppo, un esempio chiaro del sistema di movimento Gaga creato dallo stesso Naharin, quest’anno già ospite a Torino per l’apertura del Festival Torinodanza.

L’8 aprile una serata-evento pensata in collaborazione con il festival di video-danza spagnolo FIVER vedrà protagonisti i vincitori del bando internazionale Permutazioni, ideato da Cie Zerogrammi, in collaborazione con il Balletto dell’Esperia e Fondazione Piemonte dal Vivo.

Ancora dalla Spagna la Thomas Noone Dance, prodotta dal Mercat de Les Flors, presenta Medea (21 e 22 aprile). Ispirata all’omonima tragedia di Euripide, una delle storie di tradimento più drammatiche mai scritte, questa creazione mette in scena l’amore e il disamore, l’ammirazione e il disprezzo presenti nel racconto del mito. I personaggi competono fra loro in una danza ricca, complessa e molto fisica che evidenzia un contrasto tra un forte dinamismo e una squisita fragilità e intimità. Questa coreografia di Thomas Noone si è aggiudicata nel 2015 il Premio de la Critìca di Barcellona come miglior spettacolo di danza, assegnato dal Mercat de les Flors. In apertura della seconda serata di replica, in collaborazione con Interplay/Mosaico Danza, sarà presentato l’assolo di Francesca Cola, dal titolo Sosterrò le ragioni della leggerezza.

Il 5 e 6 maggio Cie Zerogrammi presenta INRI, creazione multidisciplinare ispirata dalle parole di Elsa Morante.

In chiusura del cartellone, anche quest’anno le coreografie dello svedese Mats Ek trovano posto all’interno della Stagione, riproposte in scena dalla formazione torinese Eko Dance International Project diretta da Pompea Santoro. Il 2 e il 3 marzo sarà in scena una nuova serata-contenitore che porta lo stesso titolo dello scorso anno, Piccoli capolavori / Made 4 you, ma con un programma tutto nuovo, che presenterà una serie di piccole coreografie-capolavoro, inedite a Torino, sempre firmate da Mats Ek, il cui lavoro è alla base della formazione offerta ai giovani danzatori. All’interno della serata è inserito anche il progetto Made 4 You, che ha come obiettivo quello di presentare un giovane coreografo emergente europeo: quest’anno la scelta si è orientata su Diego Tortelli, italiano già varie volte premiato per il suo lavoro coreografico. La proposta è completata da un nuovo lavoro di Paolo Mohovich, un trio con musica eseguita dal vivo e composta appositamente per l’occasione dal torinese Cosimo Morleo.

Le attività di Stagione TPE 16.17 saranno arricchite da momenti di formazione per il pubblico, laboratori destinati a professionisti ed amatori, workshop ed attività di approfondimento sulla messinscena, realizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, l’Accademia Albertina di Belle Arti, UniTre – Università della Terza Età, Alliance française di Torino e i rappresentanti di realtà sociali e politiche operanti sul territorio.

Informazioni per il pubblico:

tel. +39 011.5119409

[email protected] – www.fondazionetpe.it

Crediti fotografici: Alfredo Anceschi

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