Sei edizioni, una dozzina di rappresentazioni in giro per l’Italia ed altrettante coppie di primi ballerini provenienti dalle maggiori compagnie del mondo per “Danza & Professione”. E poi un migliaio di ragazze e ragazzi impegnati in cinque anni di audizioni, prove e spettacoli utili a coronare il proprio sogno: stare in scena al fianco dei propri beniamini. Seguiti tutti insieme da coreografi di fama per la messinscena “Giselle”, “Don Chisciotte”, “La Bayadère”, “Le Corsaire” e nelle suite de “Lo Schiaccianoci” ed “Il Lago dei cigni” in un repertorio di balletto che ha ormai reso il progetto didattico ed artistico di Sergio Ariota un vero viaggio verso il professionismo.
Sorto cinque anni fa, con la prima rappresentazione del 24 novembre 2013 al PalaPartenope di Napoli, “Danza & Professione” si è posto fin da subito l’obiettivo di veder crescere i propri ragazzi dalla “Serata Balletto” del debutto e fino alla prossima estate con il “Romeo e Giulietta” di Maria Grazia Garofoli, già direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Arena di Verona e madrina indiscussa del progetto dall’ottobre del 2015. Titolo e coreografa che hanno già trionfato con i baldi giovani di Sergio Ariota l’8 maggio del 2016 al Teatro Municipale di Piacenza con la coppia d’assi composta da Giuseppe Picone e Letizia Giuliani ed uno stuolo di giovani talenti provenienti proprio dalle sale di “Danza & Professione”!
Quest’anno si riparte, dunque, con le audizioni del 27 e del 28 gennaio presso il Centro Ariota di Via Brodolini di Casoria, alle porte di Napoli, per scovare cinquanta elementi in gambissima per il nuovo corpo di ballo da affiancare ai nuovi primi ballerini del “Romeo e Giulietta” 2018, i due scaligeri Virna Toppi e Nicola Del Freo, peraltro vincitori del Positano Premio la Danza “Léonide Massine” dello scorso settembre premiati sulla storica e prestigiosa Spiaggia Grande della Costiera amalfitana. E pensare che Virna Toppi, la Giulietta voluta fortemente da Sergio Ariota per questa sesta edizione di “Danza & Professione”, in primavera sarà una delle tre muse di “Apollon Musagete” con Roberto Bolle, Martina Arduino e Nicoletta Manni, ovvero il poker d’assi del Teatro Alla Scala agli occhi del mondo.
Ma tornando alle audizioni del 27 e 28 gennaio, la stessa coreografa Maria Grazia Garofoli in quell’occasione svelerà ai numerosi candidati l’idea di danza e di “Romeo e Giulietta” che vorrà portare in scena il prossimo 21 luglio a Tivoli, serata di gala e del debutto del secondo appuntamento di questo allestimento di successo. La coreografa si è chiesta: la bellezza salverà il mondo o la danza ? Alcune volte quando si affida ad un coreografo il compito di un nuovo lavoro, si sottintende senza saperlo un qualcosa di questo tipo: prendi la musica e lavora! Ma a forza di lavorare, l’originale grido spontaneo potrebbe non far rinascere in noi la musica stessa; accade allora che le vecchie coreografie ma anche tutto ciò che aveva contribuito allo svilupparsi delle stesse, ha in qualche modo oscurato la luce dell’immediatezza originale. In definitiva noi coreografi diventiamo lo strumento di un ritorno alla concordia, fra gestualità corporea ed i canoni accademici, alla ricerca di quella melodia primitiva che nel corso degli anni non è stata ritrovata, allora l’artificio (l’arte) da giusta opposizione che era, diventa rimedio di una nuova forza comunicativa ritrovata ed è proprio in virtù di questa forza dell’arte che nuove preposizioni si possono acquisire, quali il sogno della bellezza sia nel gesto virile che nella femminilità.
Infine Antonio Desiderio, esponente di spicco del panorama internazionale di danza e balletto. Un personaggio che ha voluto partecipare fattivamente alla crescita di “Danza & Professione” e dei suoi ragazzi, con una collaborazione che porterà contributi e volti sempre più noti alla programmazione a medio e lungo termine del progetto, proprio come si percepisce dalle sue stesse parole: il progetto si prefigge il raggiungimento di unire il mondo dello studio della danza al mondo professionale. Gli allievi selezionati hanno l’opportunità, unica nel suo genere, di rapportarsi con un lavoro coreografico professionale ed essere uniti in un contesto di nomi di professionisti dal quale poter accrescere il proprio bagaglio professionale e personale. Il progetto, rispetto alle scorse edizioni, potrebbe essere (in corso di definizione) da questa edizione sotto l’egida dell’UNESCO tramite il CID, Consiglio Internazionale della Danza.