Un bel messaggio per il tango italiano quello dato dalla “strana coppia” finalista nelle tre categorie al Terzo Campionato Metropolitano Milano Lombardia e che ha portato a casa due vittorie su tre per milonga e vals!
Makiko e Piera, perfette nel loro gioco di ruolo, hanno sfidato con eleganza ed equilibrio tutto il “già visto” di questa competizione.
L’Oriente e l’Occidente che si abbracciano ballando insieme: tutto il mondo é simbolicamente contenuto fra le loro quattro braccia di donne coraggiose.
Due donne, ufficialmente insieme per la prima volta, hanno formato una nuova coppia che ha gareggiato in una competizione nazionale: non solo complicità femminile, più ardua rispetto a quella maschile, ma capacità di andare oltre gli schemi comuni, con apertura mentale, senso profondo e lieve del gioco e del piacere che tutti ne dovremmo trarre.
Hanno rispettato le regole della competizione, l’improvvisazione e l’abbraccio innanzitutto, e le hanno nel contempo rotte e trasformate.
Ciò che rende il tango unico é la capacità di seguire il cammino della vita e di innovarsi, mantenendo salde le radici. Chi coglie questa essenza, ha colto il vero tango e la sua dimensione di libertà.
La libertà di giocare, di mettersi alla prova, di spingersi oltre la zona di comfort, di confrontarsi, di sperimentarsi, di crescere, di saggiare capacità e valori di vita, nell’unione e nella diversità.
Il gioco di ruolo che il tango permette, lo scambio tra leader e follower, tra figura maschile e femminile, apre le porte ai valori che vorremmo trovare nella società e nella milonga che ne é specchio riflettente.
Un bel messaggio per il tango italiano che non é quello che molti vogliono vedere e cioè che “ la donna può fare da sola”; lontano dall’essere una provocazione, é molto più valoriale.
È unione nella diversità, accettazione di sé e dell’altro, del simile e del diverso, accoglienza di quella doppia natura che abbiamo tutti, il maschile e il femminile nell’esercizio di entrambi, perché da entrambi possiamo trarre le attitudini migliori e migliorarci nella nostra unità e nell’eventuale scelta di genere.
È un gioco di equilibri fra opposti, fra Yin e Yang, fra te e me.
“Diversità e Inclusione” fra culture, religioni, sessi é il tema di interesse mondiale di questo millennio, entrato anche nelle strategie delle aziende multinazionali, ma che spesso ancora fatichiamo ad accettare nel nostro vicino di casa.
Makiko e Piera hanno “giocato” con naturalezza e hanno aperto “porte” all’immaginario collettivo del tango, nato come abbraccio tra uomini e consacrato come unione di uomo e donna.
La loro idea di portare una coppia di donne in gara è nata con l’entusiasmo che caratterizza le vere idee.
“Senza filtri” potremmo dire con un espressione moderna che pone l’accento sull’essere naturali.
La strana coppia di Makiko e Piera é infatti naturale nel suo essere diversa, lo si avverte subito: basta guardare la professionalità e i sorrisi sereni, caldi, accoglienti. Il loro perfetto equilibrio, anche nella scelta del look, riflette l’approccio che hanno avuto a questa avventura metropolitana, connotato dal difficile binomio nell’essere diverso e al contempo nell’essere come gli altri.
Certo qualche sguardo indiscreto lo hanno dovuto sostenere, qualche commento dietro le quinte come poteva non esserci? Qualcuno che non approva rimane e l’opposizione, se costruttiva, ha sempre diritto di parola.
Un grazie personale va a queste due donne e al loro credere in un gioco che può solo far crescere e migliorare, non solo l’anima danzante che è in ognuno di noi , ma la persona che noi dovremmo voler essere!
E come sempre buon Tango a tutti, a chi lo balla, a chi inizierà a ballarlo, a chi lo ascolterà oppure lo guarderà, a chi lo ama e a chi lo rifiuterà e male ne parlerà … A chi vive insomma perché Finché c’è tango c’è vita!
Un abbraccio!