Winterreise: la nuova creazione di Preljocaj per il Teatro Alla Scala

di Giada Feraudo
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Dopo il debutto in Prima Nazionale de Lo Schiaccianoci di George Balanchine, in scena in questi giorni, il Teatro Alla Scala di Milano si appresta a presentare il secondo e attesissimo appuntamento della Stagione di Balletto 2018-2019. Si tratta di una novità assoluta firmata da Angelin Preljocaj, balletto di punta della Stagione, dal titolo Winterreise.

Winterreise (Viaggio d’inverno) è un capolavoro del compositore austriaco Franz Schubert, un ciclo di ventiquattro Lieder pubblicati in due libri fra gennaio e dicembre 1828. Le poesie della composizione furono scritte dal poeta Wilhelm Müller in tre riprese pubblicate separatamente; il ciclo si compone di diversi episodi che narrano il disperato viaggio di un uomo ingannato dai suoi affetti. Winterreise è principalmente un viaggio interiore, introspettivo; la partitura, perfettamente in linea con gli ideali romantici dell’epoca in cui fu composta, esprime una profonda melancolia e la sua carica emotiva guida gli spettatori negli abissi dell’anima.

Il coreografo sceglie, per questo lavoro, di mettere in scena soltanto dodici danzatori e la formazione musicale originale, composta da pianoforte (James Vaughan) e voce (il basso-baritono Thomas Tatzl, al suo debutto scaligero) anziché il piccolo organico orchestrale previsto dall’orchestrazione di Hans Zender, in quanto un ridotto numero di interpreti restituisce una più intima vicinanza e complicità fra ballerini, musicisti e pubblico, come in un triangolo magico, spiega il coreografo. «I ventiquattro Lieder di Schubert generano un’atmosfera intima che vorrei esprimere in questo viaggio d’inverno. Che è, in effetti, un viaggio attraverso la vita. Immagino Winterreise come un giardino d’inverno, uno spazio in cui l’inverno è presente ma lascia già presagire le future stagioni, la rinascita. Una sorta di laboratorio sperimentale della vita».

Gli incontri fra Winterreise e la danza sono stati, nel tempo, molto sporadici: solo una volta, nel 2001, John Neumeier aveva creato per l’Hamburg Ballet una meditazione coreografica sul ciclo schubertiano, molto espressiva e introspettiva; ora, a distanza di anni, i Lieder di Schubert ritornano, quasi in contemporanea, nelle produzioni di due grandi compagnie: una è quella della Scala, l’altra è il recente lavoro di Chistian Spuck per l’Opernhaus di Zurigo, che ha visto il suo debutto lo scorso 13 ottobre 2018.

In prima assoluta il 24 gennaio (e per altre sette recite, fino al mese di marzo) al Teatro Alla Scala, Winterreise sarà in scena anche l’1 e il 2 luglio per un’altra importantissima première al Montpellier Dance Festival, questa volta danzato dai ballerini del Ballet Preljocaj.

La collaborazione con un artista eclettico e di fama mondiale come Preljocaj aggiunge un ulteriore valore a questa creazione in quanto segna il ritorno del celebre coreografo al lirico scaligero e ancor più perché Preljocaj è generalmente molto restio a lavorare (e soprattutto a creare) per compagnie che non siano la sua. Molti dei suoi balletti sono infatti nel repertorio delle più importanti compagnie del mondo, inclusa quella della Scala, ma pochissime possono vantare nuove creazioni originali come in questo caso.

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