L’associazione “La Sfera Danza” dal 3 Ottobre al 28 Novembre propone, presso la città di Padova, la dodicesima edizione di un festival dedicato alla danza intitolato “Lasciateci sognare”, per navigare nei meandri più profondi dell’anima che dipingono il nostro essere nelle sue più svariate accezioni.
DESCRIZIONE SPETTACOLI:
07.11.2015 – ore 18:00, Residenza ESU COLOMBO, Via Einaudi 10, Padova.
“RAPPORTO OCCASIONALE” (Prima Stanza) Pandanz.
Una perfomance costruita sulla nascita di un rapporto occasionale d’amore.
La verità sull’amore è…Che capita. Spesso. Capita in circostanze opportune e inopportune. Il fatto è che l’amore non ha niente a che vedere con l’appropriatezza.
A volte una relazione nasce da un incontro fortuito, come se nel momento meno adeguato si assemblassero dei frammenti che solo alla fine porteranno alla comprensione di tutto ciò ci ha condotto a quel punto.
Delle volte ciò di cui abbiamo più bisogno è solo un po’ di equilibrio, di chiarezza e di regole; altre volte basta che un gioco infantile diventi un rituale quotidiano per rassicurarci e regalarci stabilità emotiva. Parte tutto da un vuoto, per creare situazioni e occasioni che possano riscaldarci e “ricomporre l'animo".
07.11.2015 ore 19:00, Residenza ESU COLOMBO, Via Einaudi 10, Padova.
“COSMOPOLITAN BEAUTY” – Davide Valrosso.
Davide Valrosso ha immaginato una performance capace di mutare costantemente, “dove i gesti appaiono come appunti di viaggio scritti disorganicamente”. Cosmopolitan Beauty è infatti il regno delle cose perdute, che hanno lasciato una loro traccia solo nell’esperienza del corpo; è un’isola contraddittoria dove si fa esperienza della fragilità e della forza delle cose, che si richiude in se stessa e che allo stesso tempo resta aperta al luogo che la ospita.
15.11.2015 – ore 18:00, Teatro Ai Colli, Via Monte Lozzo 16, Padova.
“PIXEL REVOLUTION” – Megakles Ballet.
“Pixel Revolution” è l’ultima tappa del percorso sul pixel, preceduta da “Pixel” e “Pixel Evolution”, realizzate nel 2014.
Un pixel è un elemento puntiforme che compone un’immagine digitale, e in esso si identifica il danzatore che racconta il suo vissuto umano all’interno di un contesto, proprio come il pixel è parte integrante dell’immagine stessa.
Il Megakles Ballet porta in scena una performance affrontando l’immagine della dialettica Io – Noi: ogni volta che noi entriamo in relazione con qualcuno ci confrontiamo con l’altro, ma senza annullarci, manteniamo la nostra individualità.
21.11.2015 – ore 18:00, Sala Della Carità, Via S. Francesco 63 angolo via S. Sofia, Padova.
“REMINISCENZE” – Venezia Balletto.
È un viaggio coreografico che richiama le memorie di cose viste, sentite e vissute. È un sogno guidato dall’anima che, attraverso gesti e sguardi, rimembra il passato.
Il punto di partenza è la percezione sensoriale; sono i sensi a stimolare questo percorso mnemonico e ad essere l’origine della coreografia di Sabrina Massignani, che si sviluppa attraverso figure ed immagini coreutiche piene di intensità espressiva, eleganza e forza.
Il palcoscenico si trasforma così in una realtà senza tempo in continua evoluzione dinamica, in cui si susseguono sensazioni e ricordi, a volte chiari e nitidi, altre volte sbiaditi e confusi, che disegnano i ritratti della nostra anima.
21.11.2015 – ore 19:30, Sala Carmeli, Via G. Galilei 36, Padova.
“KUMKOMBOA” – Zuballet-CF.
“Una personale visione dell’interiore nel processo di assestamento con l’esteriore.Un equilibrio raggiungibile solo attraverso un percorso che prevede stati di conflitto, di abbandono della realtà e di ricerca della fiducia in se stessi e nella società. Un urlo angoscioso di liberazione manifesta l’apice delle emozioni prima di raggiungere finalmente l’accettazione…l’equilibrio”.
La coreografa si racconta così in un lungo viaggio interiore, che parte da una profonda negatività per raggiungere il desiderio più profondo e sfrenato di ricercare un sentimento di fiducia nell’altro. La scelta che segue è quella del sogno.
Una rinascita dettata dal superamento senza timore delle ansie e delle paure quotidiane; un cammino tortuoso per capire che la soluzione era laddove il viaggio è iniziato, perché SIAMO CIO’ CHE SIAMO solo attraverso la profonda e coraggiosa conoscenza di sé stessi. Si riesce ad apprezzarsi realmente solo liberandosi dei soffocamenti e dei sentimenti che impediscono di raggiungere le emozioni più pure.
28.11.2015 – ore 19:00, Musei Civici- Sala Romanino, P.zza Eremitani 8, Padova.
“UN MINIMO DISTACCO – LE COSE – STRASCICHI” – Caterina Basso – Stefano Questorio – Irene Russolillo.
“UN MINIMO DISTACCO”.
Essere sovrappensiero significa essere in due posti nello stesso momento; di fatto si è allo stesso tempo presenti e assenti, dentro e fuori. Il corpo sembra guidato da altro rispetto alla propria volontà, quando il pensiero è disconnesso dall’azione.
“LE COSE”.
È un assolo. Un assolo è innanzitutto una solitudine lanciata in un vuoto, che rivela qualcosa della vita: lo spazio si riempie di oggetti e di discorsi.
La performance “LE COSE” è scandito in tre quadri distinti: “Le Cose”, “La Lumaca” e “ I cani Dentro”. Come una Matriosca che si apre e dentro di sé ne ha un'altra, “ne sono venuti fuori questi tre campioncini di umanità in cui non è così difficile riconoscersi”.
“STRASCICHI”.
Capita a chiunque di trovarsi buffi nella propria solitudine, dire del dire, parlare delle parole, fare un discorso sul discorso, giocare a comporre stralci di racconto che risuonino l'uno nella forma e nel senso dell'altro.
“ La fine di un amore è diventata una mancanza di amore. Sento gli strascichi di un'esperienza che, intanto, sono riuscita a definire. Nei pensieri ho sanguinato per gli enigmi di cui sono stata nutrita. Cerco di bastarmi da sola. Un tardivo femminismo? Può essere. Ma, come si dice, di necessità virtù”.
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